lunedì 27 ottobre 2014

Buonanotte nonno. Ninna nanna di una nipotina.


Ciao nonno. Volevo salutarti un'ultima volta, prima di lasciarti andare. Sei scivolato via una notte, nel sonno, senza dare fastidio a nessuno. Sempre il solito, eh? Silenzioso, forte, sempre lì per me. Solo che oggi non ci sei più.

Volevo ringraziarti. Di tutto il bene che mi hai voluto, di tutti i giochi, le risate, le coccole, le sgridate. Il mio nonno matto ma sensato, divertente ma serio, con quella traccia di malinconia velata negli occhi.

Avrei sempre voluto dirtelo, ma a volte non riesci ad esprimerti proprio con le persone che senti più vicine. Ti ricordi quella scena di Colazione da Tiffany, in cui Holly Goolightly dice che quando ha le paturnie prende a va da Tiffany, perchè “Lì non può capitare niente di brutto”? Tu sei stato la mia Tiffany, perchè a volte a farti sentire al sicuro non è un posto, ma una persona. La tua manona e il tuo sorriso gentile erano tutto quello di cui aveva bisogno la mia manina. Bei tempi, quando piangevo per un ginocchio sbucciato. Adesso piango perchè non ci sei più, e non c'è il nonno che bacia la bua.

E forse il nostro valore come persone è tutto qui, in quante lacrime versa chi lasciamo indietro. Beh, tu sei una delle persone più meravigliose che abbia mai avuto l'onore di conoscere.

Ti saluto qui, sul mio blog che è un pezzo di me, anche se forse a te, così riservato, non sarebbe piaciuto. Ma sono sempre stata la tua nipotina casinista, e proprio non ce la faccio a tenere per me una cosa così importante. Gli opposti si attraggono, l'ho sempre pensato. E noi ci siamo attratti da subito. Eravamo pazzi l'uno dell'altra. Io e te, il silenzioso e l'esuberante, il gigante e la nanetta, il buono e la peste. Avrei voluto che ti conoscessero tutti. Ero fiera di te come tu lo eri di me. Avrei voluto che tutti sapessero che dipingevi meravigliosamente, che giocavi a basket, che hai fatto la Resistenza, che sei stato un uomo d'affari, che sei stato un marito, padre, e nonno amatissimo, che mi hai dato la buonanotte migliaia di volte.

Ma questa volta darti la buonanotte tocca a me.

Dormi bene nonno, dormi sereno.

Un ultimo bacio,

La tua nipotina,

Iaia

P.S: Ah, se in Paradiso cerchi il tuo maglione, sai quello grande e caldo che ti rubavo sempre, quello in cui mi trovavi avvolta, acciambellata sul tuo divano a leggere...l'ho preso io. Volevo tenere un pezzettino di te.


1 commento:

  1. Effettivamente il nonno non avrebbe mai pensato di finire su un blog di moda ma sicuramente te lo perdonerà per l'affetto del ricordo

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