Dire che adoro i social network sarebbe un’esagerazione. Non sono su Pinterest. Nella mia foto di Linkedin ho gli occhiali da sole (tutti i cacciatori di teste vi diranno che è il miglior modo per suicidarsi professionalmente). Twitto quando mi ricordo di avere un account Twitter, quindi mai. Il mio profilo Google + fa piangere.
Eppure, pur non essendo
una socialmaniaca a tutto tondo, poche cose mi danno gioia come
Facebook.
Se non metto Burlesque in ogni cosa che scrivo la mia vita non ha un senso, quindi statemi dietro |
Tre motivi principali:
Pettegolezzi pubblici
Tizio –che non vedi dai
tempi del liceo - si è lasciato con Caia. Perché lo tradiva con
Sempronio. E tu (che negli anni novanta lo saresti venuta a sapere a
una riunione di compagni di classe, sei mesi dopo) ti godi in diretta
il vespaio. Tizio ha preso a sberle Sempronio (interessante),
davanti a Caia in lacrime (chissenefrega). Sempronio ha pagato
sicari per spaccare le gambe a Tizio (appassionante), ma Caia si è
messa in mezzo e ha riportato fratture multiple (aspetta che
prendo il pop corn, è meglio del cinema). Amici che si
dividono in fazioni, conseguenti cyber risse Greci – amici
della fedifraga contro Troiani – amici del cornuto.
Rissa! Rissa! Rissa! (noi da casa, davanti al computer) |
E tutto questo
intrattenimento GRATIS, senza muoverti da casa! Che
meraviglia.
Cyberstalking
Niente di grave, o
illegale, per carità. Ma tu sei carino. Io sono interessata. Quindi
mi studio il tuo profilo finchè non ho scoperto orientamento
sessuale (facile: se posta video di Britney Spears è gay),
livello d’istruzione (se invece di scrivere c’è scrive: ce, cè,
o c’e, ce-stinare), situazione sentimentale (se una
tipa mette mi piace ad ogni suo post, al 90% è la sua ragazza. E sta
marcando il territorio. Scappare veloci, che nessuno ha voglia di
essere picchiata da tizia ipergelosa), caratteristiche personali e
interessi (foto di sé allo specchio: narciso. No grazie. Mille
foto, ognuna con una ragazza diversa: narciso E playboy. No
grazie. Foto di automobili: un futuro di domeniche passate a guardare
Formula 1. No grazie. E così via). Un po’ di sano cyberstalking
preventivo può evitare cocenti delusioni.
Autostima
Le brave persone
traggono autostima dal numero di “Mi piace” che ricevono i loro
post. “Oh, guarda, venti mi piace, si vede che la gente mi vuole
bene e mi stima e mi vuole dimostrare il suo affetto partecipando
alla mia vita con un click del mouse”. Questa è una persona
sana, mentalmente stabile, con un’esistenza piena e soddisfacente.
Le persone instabili,
mentalmente disturbate e stronze terminali come me traggono
autostima dalle foto altrui, riuscite male, dagli errori
grammaticali, dalle banalità, dai luoghi comuni. E’ brutto da
confessare, ma è così, ammettiamolo.
Autostima direttamente proporzionale alla stupidità dei post su FB. Che persona triste che sono. |
Tutti noi abbiamo complessi da
superare, problemi di cuore, scarpe superfashion in saldo di
cui non è rimasto il tuo numero. È in quei momenti che necessiti la
conferma che esiste qualcuno messo peggio di te. Che non sei proprio
l’ultimo anello della catena alimentare sociale. UN amico su
Facebook che posti la foto dei suoi piedi brutti, per Zeus,
non chiedo tanto! UNO! C’è sempre qualcuno, grazie al cielo, che
non ha idea di quello che si può e non si può pubblicare sui
social. E il grafico dell’umore improvvisamente s’impenna.
Mentre leggevo l'articolo sono subito andato sulla mia pagina FB a togliere la foto di una corsa di macchine che avevo caricato domenica! :P
RispondiEliminaHahaha hai anche foto di te davanti allo specchio?
EliminaMitica!
RispondiEliminaGrazie! :)
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