DIECI
ANNI DI FACEBOOK
Stamattina
mi sono svegliata (applausi, grazie, che sono imprese di un certo
peso). Come al solito do un’occhiata alla mia rassegna stampa: Sole
24 Ore, Corriere, Economist, Cosmopolitan, Vogue e Facebook.
Post
in evidenza: il caro Mark Zuckemberg che ci informa che è il decimo
anniversario del lancio di Facebook. Che carino. Conosco coppie
sposate che sono durate meno.
Vi
do un’amara notizia: SIAMO TUTTI FACEBOOK-DIPENDENTI. Tutti. Sì,
anche tu che hai un nome fittizio per non farti trovare dai colleghi.
Sì, anche tu che controlli ossessivocompulsivamente le tag delle tue
foto pubblicate dagli altri. Sì, anche tu che “No, io Facebook non
lo uso tanto” e poi sei sempre online.
La nostra vita, ora. |
Ho
provato a immaginarmi un mondo Facebook-free.
SENZA
FACEBOOK:
- Non
vengo informata in tempo reale del decesso di attori di cui
fregacazzi e di cantanti di cui fregaancorameno. Di Mandela?
Tranquilli, lo scopro da me, state sicuri che sul Corriere l’hanno
scritto.
- Le
coppie che si amano continuano ad amarsi. IN PRIVATO. Le coppie che
litigano continuano a litigare. IN PRIVATO.
- ESTATE.
Nessuno pubblica foto delle proprie cosce bordo piscina. Ahhhh che
pace, che silenzio.
Nel Mulino che vorrei, un tasto MA ANCHE NO avrei. |
- FALLIMENTI
A CATENA DELLE DISCOTECHE perché nessuno ordina Belvedere e Grey
Goose al tavolo. (cioè, se non puoi postarle e far vedere quanto sei
ricco e figo, che senso ha?)
- Le
amiche si abbracciano dal vivo invece che pubblicarsi cuoricini in
bacheca
- Amici
che vanni in vacanza in paradisi extraterrestri. Amici che
organizzano cene interminabili in cui ti mostrano
quattrocentodiciotto fotografie, che sinceramente preferivo impiegare
il mio tempo a collezionare tutti i Pokèmon. ENORME SCARTAVETRAMENTO
DI GONADI
- Non
sei costretta a vedere il tuo ex fidanzato che si limona la sua nuova
fiamma
- Il
tuo capo non sa che aspetto hai in bikini
- Il
tuo capo non sa che sbronza colossale ti sei presa ieri sera. (chi,
IO? No capo, è un fotomontaggio)
- Il
tuo capo non sa. Punto. Ed è meglio che non sappia.
- Per
organizzare una serata devi fare ottocentocinquantasei telefonate a
centotrentasette persone. E ricevere cinquantaquattro messaggi che
paccano tre minuti prima dell’orario di ritrovo
- Non
trascorri tre piacevoli giornate a disperarti perché il fanciullo
che ti piace ha una foto profilo con un’ultrafiga. “E’ mia
sorella”……… ah.
- Le
ragazze non giudicano la propria desiderabilità sul numero dei mi
piace alle foto.
- ODDIO
E ADESSO COME LO STALKERO QUEL BEL TOCCO DI BRANZINO BIONDO CHE HO
APPENA CONOSCIUTO?
- Nessuna
epidemia di Reflex, che, ricordiamolo, è scoppiata perché le
bimbeminkia che possiedono delle Converse dovevano condividerle col
mondo, fotografate in ogni posa umana e inumana. (che poi, voglio
dire, altri soggetti un po’ più originali no? Che so, fotografa la
tua iguana domestica, lo posso capire. Ma LE CONVERSE! Yawn.)
- Zerocalcare
sarebbe ancora un perfetto sconosciuto
- Caro
vecchio pettegolezzo a voce, che ha diffusione mooolto più lenta.
Tipo il passaggio tecnologico dalla carrozza all’automobile. No
“tutti si fanno un barile di fatti altrui e poi si lamentano che
gli altri si fanno un barile di fatti tuoi”.
- Non
esisterebbero i PROFILI DI COPPIA (anche detti Il Male Del
Ventunesimo Secolo)
- Non
sarei braccata da gente che mi rammenta leziosamente quanto è meravigliosa/fantastica/supercalifragilisticespiralidosa la sua vita.
E ovvio, la mia vita è ‘NAMMERDA. Grazie eh, grazie.
- Al
lavoro, LAVORIAMO invece che cazzeggiare.
- NIENTE SELFIE!!
Si
stava meglio quando si stava peggio?
E
adesso scusate, che devo andare a guardare i lavori in corso agli
angoli delle strade con i miei amici pensionati.
Anche detta la sindrome del "Io ho millemila amici, ettunnò, pappappero" |
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oscenità/sistavameglioquandosistavapeggio/mannaggiammèquandomaimisonoiscrittaaFaceBBok?
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