Estate.
Ogni milanese che
si rispetti ripete il mantra “No, no, quest’estate niente
vacanze, faccio solo qualche weekendino a Santa (Margherita Ligure) o
al Forte (dei Marmi). Poi così, qualche giorno (leggi: due
settimane) a Formentera e basta, poi magari vado a Ibiza in
settembre… niente di che insomma”.
Ne deduciamo che il
Milanese, ma soprattutto, La Milanese, sono ovunque. E si riconoscono
ad occhio nudo, dato che si trascinano dietro, come le lumache la
propria casa, le loro abitudini da città.
La Milanese non ti
guarda, ti squadra.
E critica il tuo abbigliamento pezzo per pezzo:
“Quell’outfit l’hai comprato alla Caritas, vero?”, “ Chi ti
ha passato la malsana idea che lo slippino bianco fosse legale?”. E
infatti, lei è perfetta. Dal caftano di lino indiano legato finto
negligente in vita, alla borsa di paglia provenzale, ai sandali
comprati a Capri, è la quintessenza dello chic vacanziero. Gli
occhiali sono di Chanel, però, non scherziamo.
Quello che vorremmo essere. Ma invece no. |
E poco importa che
sia a Fregene o a Portofino, lei diffonde quell’inconfondibile aria
di snobismo.
Fare il bagno? Ma scherzi? E se poi mi si rovina la messa in piega?
Insomma, la Milanese in vacanza è tutto il contrario di QUESTO. (Sì, sono io) |
La Milanese non mangia al
mare. Fa così famiglia meridionale l’impepata di cozze nei
Tupperware, non si può guardare. Al massimo sbocconcella di
malavoglia una caprese di bufala, al bar della spiaggia. Quella con i
lettini in legno e gli ombrelloni grandi come l’Equador. Mangiare è
plebeo.
Realmente visto e
sentito: ragazze piuttosto in carne che discutono animatamente sui
meriti dei panini al tonno versus panini con salame e peperoni.
Milanese viperina che dall’ombrellone vicino al mio commenta
sibilando alla sua amica: “Beh, forse è il caso che ne mangi meno,
di panini”.
Perché l’acidità non conosce stagioni, signora mia.
La Milanese trentenne dà
punti a qualunque ventenne autoctona. È in formissima. Le gambe non
hanno mai visto cellulite e il sedere è alto sodo e tonico. Lei è
una regina, nei posti vacanzieri, i nativi la venerano come una
divinità.
Ma poi torna a Milano, dove è solo una tra le tante.
Grazie a chi mette mi piace, commenta o condivide!
Supporta anche tu una fesciobbloggher poraccia!
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ahahahahahahha quanto hai ragione!!!
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