giovedì 16 gennaio 2014

IL BURLESQUE NON è UN CORSO PER FARE LE BURLE

Sono magra. Magra che mi si vedono le costole. Magra che le mie ossa sono appuntite e i miei gomiti tagliano. Magra che una volta un barbone si è offerto di condividere la sua cena con me.

Magra, insomma.

Beh, gli uomini vogliono le modelle, direte voi, avrai fortuna col sesso forte.

Cazzate. Come dice il fidanzato di Bridget Jones “Gli uomini vogliono sederi talmente larghi da poterci parcheggiare una bicicletta”. No, non una bellissima immagine mentale, lo so, però rende l'idea. Il maschio vuole la ciccia. Roba da palpeggiare. Soprattutto, il maschio medio vuole LE TETTE.

I HAVEN'T GOT ANY TETTE, in compenso parlo un ottimo inglese maccheronico.

Uì, je suì Catrìn Deneuv...ehm...no, quella è un'altra lingua.

Vabbè.

Kate Moss è sexy solo in passerella. L'uomo vero italiano vuole la Valeriona Marini, bella buzzicona nostra, con tutte le sue forme prorompenti e la sua aria da bionda svenevole.

Per rimediare in parte alla mia mancanza di cellule grasse mi sono iscritta a un corso di Burlesque.

Sì, BURLESQUE.

Avete presente Dita Von Teese, la ex di Marilyn Manson, che emerge da una mega coppa di Martini vestita solo di paillettes?

Ecco, io non c'entro una mazza.
Io al massimo posso essere la ballerina in ultima fila che sbaglia i passi e arranca fuori tempo cercando di darsi un'aria da “Lo sto facendo apposta, che pensate”.

La mia maestra si chiama Miss Sophie Champagne. Ed è gnocca. Curvosa. Sexy. Gattina.
Bionda, ovvio, c'erano dubbi?

Questa è Miss Sophie Champagne. E scusate se è poco, eh.


Prima lezione. 

“Ragazze, oggi vi spiego i due passi base del Burlesque, il Bump&Grind e lo Shimmy Shake. Il secondo è facile, dovete solo scuotere le spalle e il seno!”
Manina timida (la mia) che si alza in fondo alla sala “Maestra, e per chi NON HA IL SENO?!?”
Risate generali.
Ehi, io mica stavo scherzando! Davvero non ce l'ho, il seno! Quando distribuivano le tette, io ero in fila per il cervell...ehm... la simpat... ehm... la pigrizia.
Sì, ho fatto un affarone, lo so.

Comunque. Miss Sophie avanza richieste ragionevoli, per essere una prima lezione.

“Prossima volta portate un vestitino con le spalline, calze di nylon e reggicalze.”

No, scusa, hai detto REGGICALZE?!?! Io non ce l'ho un reggicalze! Alla fine lei ha detto “biancheria da letto”, va bene lo stesso un pigiamone di flanella?

No non va bene. Comprati 'sto cavolo di reggicalze.

Evabbè. Vi risparmio i perculi della commessa del negozio di intimo, che mi guardava con compassione e l'aria da “Ma dove vivi, c'hai trent'anni e neanche un reggicalze, ma dove vuoi andare”.

Seconda lezione.

Miss Sophie spiega come indossare il reggicalze. Sì, la fai facile tu.

Iaia si contorce affannosamente sul pavimento lottando come Laocoonte col serpente/reggicalze. Miss Sophie, elegantemente, ride nascondendosi dietro la vezzosa manina (Miss Sophie doveva troppo nascere negli anni '60, è la reincarnazione di Marylin Monroe). Iaia – che è la reincarnazione magra di Ulag il Camionista Ucraino degli anni '80 - continua la sua guerra senza quartiere con l'infernale aggeggio.

Il Laocoonte, o "Iaia vs Reggicalze". Ha vinto il reggicalze, 3-0

Piccolo flashback. Avete presente quando al liceo vi facevano studiare tutte quelle astruse formule di fisica, e voi passavate un quarto del tempo a studiare e i rimanenti tre quarti a maledire il coglione che le aveva inventate (possano le sue ossa essere corrose dai vermi/poteva ciulare un po' di più invece che tormentare me/ ci credo che sua moglie non gliela dava a 'sto sfigato/ eccetera)?

Ecco, io ho avuto la stessa reazione coll'inventore del reggicalze. DEVI DA MORì MALE!!

Si fosse fermata al punto 1: Indossare il reggicalze, avrei potuto uscirne viva.

E invece.

Devi Indossare il Reggicalze, Attaccarci Le Calze, e Poi Toglierti Tutto Il Maledetto Ambaradan Volteggiando a Ritmo Di Musica, Mentre Ammicchi Maliziosamente Al Pubblico!

Sssì, certo. sì. Come no.

Volteggio a ritmo di musica. Check.
Mi tolgo il vestito. Check.
Ammicco maliziosamente. Check. (sembra che io abbia mal di denti, ma fatemelo passare come ammiccamento malizioso, dai, non siate formali)
Tolgo la prima calza. Check.
Sfracello sul pavimento. Check.
Mi sbuccio tutt'e due le ginocchia E un gomito. Check.
Vengo derisa. Check.

ET VOILà, superspumeggiante spettacolo di Burlesque con Miss Iaia l'Imbranè!

Le altre ragazze ondeggiano armoniosamente per la sala da ballo (alte, basse, magre, formose, di tutti i colori e di tutte le età, e anche tizie di Bulgària o giù di lì. Non è vero che il Burlesque non è per tutte. Semplicemente, non è per me).

Le altre ragazze del corso. Capite bene che io non c'entro una beneamata cippa.


E' stata una carriera breve e fulminante, ma io MI RITIRO.

E adesso, sfottetemi pure. Dai, lo so che morite dalla voglia.


Conclusione della mia carriera di Champagnina: mi sono divertita come una matta. Ho conosciuto un sacco di ragazze adorabili. E ho ri(scoperto) che io, in fondo, mi piaccio così. Perchè il Burlesque, è solo quello: essere sexy proprio perchè ti stai divertendo, e sei a tuo agio con te stessa, e hai voglia di trasmetterlo agli altri. È gioia di vivere pura.
No, non mi vedrete mai esibirmi su un palco coperta di piume e di lustrini.

Solo spettacoli privati, tra me e il mio specchio. (che se è disgustato, almeno se lo tiene per sè)


e Champagne Academy Of Burlesque Education: https://www.facebook.com/ChampagneAcademyBurlesqueEducation

Questa invece è la pagina delle Champagnine fighe, mica come me:

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