Perchè, oh perchè, quando
vogliamo offendere un essere di sesso femminile, l'insulto massimo che usiamo è TROIA o CESSA?
Dà l'idea che il valore di una donna sia collegato solo:
- alla sua VAGINA oppure
- al suo ASPETTO FISICO.
VALIAMO DAVVERO COSì POCO?
MA STICAZZI, EH.
Uno: ogni donna dev'essere libera di fare quello che vuole del suo corpo. Esattamente come un uomo. E se tu sei libera, lo deve essere anche lei. E lei. E anche quell'altra.
Due: se giudichiamo Rita Levi Montalcini, Madre Teresa di Calcutta o Hillary Clinton solo per la loro bellezza, allora sono delle sfigate.
Ma esiste qualcuno così scemo da giudicarle per come appaiono?
E allora, perchè lo facciamo normalmente le une con le altre?
E MI FA IMBESTIALIRE che gli uomini si sentano in dirtto di definirci CESSE o TROIE per insultarci. Ma SIAMO NOI che gli abbiamo dato questa libertà, sparandoci a vicenda queste parole come proiettili.
PIANTIAMOLA, CAZZO.
Perchè una ragazza può essere stronza, falsa, stupida, ipocrita, rompicoglioni e tantissime altre cose.
Ma almeno l'avremo insultata per come è e non per come appare.
Se vogliamo che gli uomini ci stimino di più, iniziamo a stimarci di più tra di noi.
QUESTO è UN MANIFESTO.
D'ORA IN POI:
Piantiamola di sparlarci dietro e diciamoci le cose in faccia.
Aiutiamoci tra di noi invece che metterci i bastoni tra le ruote ad ogni occasione.
Non cerchiamo di abbassare l'autostima delle altre per alzare la nostra.
E MAI, MAI, MAI, DEFINIAMO UN'ALTRA RAGAZZA "UNA TROIA".
Grazie per l'attenzione,
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