mercoledì 15 ottobre 2014

MANIFESTO FEMMINILE - OGGI CE L'HO CON LE FEMMINE

Perchè, oh perchè, quando vogliamo offendere un essere di sesso femminile, l'insulto massimo che usiamo è TROIA o CESSA?

Dà l'idea che il valore di una donna sia collegato solo:
- alla sua VAGINA oppure
- al suo ASPETTO FISICO.

VALIAMO DAVVERO COSì POCO?

 

MA STICAZZI, EH.

Uno: ogni donna dev'essere libera di fare quello che vuole del suo corpo. Esattamente come un uomo. E se tu sei libera, lo deve essere anche lei. E lei. E anche quell'altra.

Due: se giudichiamo Rita Levi Montalcini, Madre Teresa di Calcutta o Hillary Clinton solo per la loro bellezza, allora sono delle sfigate. 




 


Ma esiste qualcuno così scemo da giudicarle per come appaiono? 
E allora, perchè lo facciamo normalmente le une con le altre?



E MI FA IMBESTIALIRE che gli uomini si sentano in dirtto di definirci CESSE o TROIE per insultarci. Ma SIAMO NOI che gli abbiamo dato questa libertà, sparandoci a vicenda queste parole come proiettili.

PIANTIAMOLA, CAZZO.

Perchè una ragazza può essere stronza, falsa, stupida, ipocrita, rompicoglioni e tantissime altre cose. 
Ma almeno l'avremo insultata per come è e non per come appare.

Se vogliamo che gli uomini ci stimino di più, iniziamo a stimarci di più tra di noi.




QUESTO è UN MANIFESTO



D'ORA IN POI:

Piantiamola di sparlarci dietro e diciamoci le cose in faccia.
Aiutiamoci tra di noi invece che metterci i bastoni tra le ruote ad ogni occasione. 
Non cerchiamo di abbassare l'autostima delle altre per alzare la nostra. 

E MAI, MAI, MAI, DEFINIAMO UN'ALTRA RAGAZZA "UNA TROIA".

Grazie per l'attenzione,


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