mercoledì 27 agosto 2014

La Milanese in vacanza

Estate. 

Ogni milanese che si rispetti ripete il mantra “No, no, quest’estate niente vacanze, faccio solo qualche weekendino a Santa (Margherita Ligure) o al Forte (dei Marmi). Poi così, qualche giorno (leggi: due settimane) a Formentera e basta, poi magari vado a Ibiza in settembre… niente di che insomma”.

Ne deduciamo che il Milanese, ma soprattutto, La Milanese, sono ovunque. E si riconoscono ad occhio nudo, dato che si trascinano dietro, come le lumache la propria casa, le loro abitudini da città.

La Milanese non ti guarda, ti squadra. 

E critica il tuo abbigliamento pezzo per pezzo: “Quell’outfit l’hai comprato alla Caritas, vero?”, “ Chi ti ha passato la malsana idea che lo slippino bianco fosse legale?”. E infatti, lei è perfetta. Dal caftano di lino indiano legato finto negligente in vita, alla borsa di paglia provenzale, ai sandali comprati a Capri, è la quintessenza dello chic vacanziero. Gli occhiali sono di Chanel, però, non scherziamo. 

Quello che vorremmo essere. Ma invece no.

E poco importa che sia a Fregene o a Portofino, lei diffonde quell’inconfondibile aria di snobismo.

Fare il bagno? Ma scherzi? E se poi mi si rovina la messa in piega?

Insomma, la Milanese in vacanza è tutto il contrario di QUESTO. (Sì, sono io)

La Milanese non mangia al mare. Fa così famiglia meridionale l’impepata di cozze nei Tupperware, non si può guardare. Al massimo sbocconcella di malavoglia una caprese di bufala, al bar della spiaggia. Quella con i lettini in legno e gli ombrelloni grandi come l’Equador. Mangiare è plebeo.

Realmente visto e sentito: ragazze piuttosto in carne che discutono animatamente sui meriti dei panini al tonno versus panini con salame e peperoni. Milanese viperina che dall’ombrellone vicino al mio commenta sibilando alla sua amica: “Beh, forse è il caso che ne mangi meno, di panini”. 

Perché l’acidità non conosce stagioni, signora mia.


La Milanese trentenne dà punti a qualunque ventenne autoctona. È in formissima. Le gambe non hanno mai visto cellulite e il sedere è alto sodo e tonico. Lei è una regina, nei posti vacanzieri, i nativi la venerano come una divinità. 

Ma poi torna a Milano, dove è solo una tra le tante.

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