sabato 23 febbraio 2013

Indosso dunque sono.


Settimana della Moda, Street Style e altre sciagure.

In collaborazione con L'Intraprendente 

fashion-week

Io la adoro, la settimana della moda. Ma non ho ancora capito perchè.
Voglio dire, è la settimana in cui la consapevolezza del buco nero che è il mio conto in banca – di cui nel resto dell'anno sono vagamente cosciente – si fa strada nel mio cervello con dolorosa certezza.
Li vedi tutti quegli abiti meravigliosi, bambina? Ammira quella profusione di sete e chiffon, quella teoria di tagli sartoriali e linee perfette, quella cascata di scarpe principesche.

Continua ad ammirarli. Da lontano. E sappi che non potrai mai averli, perchè con le tue disponibilità al massimo riesci a comprare i ritagli di tessuto. Forse. 

Tu sei una donna normale. Lo spauracchio del mondo della moda, il fashion don't per eccellenza.

Se il motto della Fashion week è senza dubbio “Indosso, dunque sono”, il suo primo comandamento è “Rifuggi dall'essere una donna normale.”
Distinguiti. Osa. Indossa pure abiti assurdi, basta che si capisca che nella tua vita non hai mai compiuto azioni plebee quali fare la spesa, accompagnare i figli a scuola o, Dio ce ne scampi, lavorare.
Lavorare è out. Lavorare fa così contadina dell'800, vorrai mica mischiarti con la gente comune?

L'apice della celebrazione di questo comandamento non viene raggiunto, come sarebbe facile pensare, sulle passerelle. Sulle catwalk è normale, ti aspetti che la stangona denutrita indossi tacchi da quindici centimetri. Ce la faccio anch' io, a portare dei trampoli per venti metri, su terreno non accidentato. Prova a correre per prendere il tram con quelle scarpettine, stangona, e poi ne riparliamo. Ah, e porta i miei saluti alle tue caviglie divelte.

Dicevamo, il comandamento viene onorato alla massima potenza fuori dalle sfilate.
Il fenomeno si chiama “Street Style”, e l'idea che ci sta dietro è piuttosto semplice: “Io, stilista in crisi creativa, mi studio un po' come si veste la gente normale in giro e rimaneggio i suddetti capi per creare una collezione che verrà definita originale, d'avanguardia e deliziosamente eccentrica. Facile e veloce”. Una sorta di meta- moda, insomma, la moda sulle passerelle che si ispira alla moda per strada, che si ispira alla moda delle passerelle.

Nei fatti, questo si traduce in folle di tizie vestite in modo irrazionale che venderebbero la propria madre per essere fotografate una volta di più. Sono scene curiose. Alcune chicche: pantaloni scozzesi di flanella a quadrettoni arancio e marroni abbinati ad un informe cappotto rosso. Immancabili i sandali senza calze. Adesso, io non è che vorrei darti una cattiva notizia, ma Milano in questi giorni è il Circolo Polare Artico. Coprirsi, no?
Oppure, il mio preferito, una blogger che è riuscita ad accoppiare un cappotto arancione, cappello e borsa blu elettrici e vestito floreale.
Allora, anche se in teoria è possibile creare un abbinamento tra Nutella e taleggio, questo non vuol dire che tu lo debba fare. O che sia una buona idea.

Ma dopotutto, è la moda, bellezza. E l'unica regola è che non ci sono regole.

giovedì 7 febbraio 2013

DIECI RAGIONI PER CUI NON SARò MAI UNA PRINCIPESSA DISNEY


Perdonatemi, ieri ero malata. Mi sono vista in rapida successione Rapunzel, e La Principessa e il Ranocchio.
Questo è il motivo (ma non la giustificazione) di questo post inutile.
  1. Si svegliano felici.

Avete presente quella stronza di Biancaneve? Quella che viveva con i tizi bassi, sì quella lì. Ecco, quella lì la mattina si svegliava, preparava la colazione per tutti i tizi bassi (a volte veniva a trovarli anche il loro amico Psiconano, che prometteva di restituire l'altezza a tutti e i capelli a Cucciolo), e si metteva a pulire casa. Cantando.
Ascolta, io la mattina prima della seconda tazza di caffè è già tanto se ti dico “MHNGHGMNGGMMM”. Cipiglio. Capelli in faccia. Ringhio incazzoso.

Non farmi domande difficili tipo “Hai dormito bene?”, e non ti venga in mente che io possa fare qualcosa di più complicato che accendere la macchinetta Nespresso.

E ora fuori dalle balle, che devo prendere il secondo caffè.

  1. Hanno animaletti da compagnia assurdi.

Jasmine è fantastica. E' meravigliosamente single, indipendente, brama la libertà e non gliene frega una beata cippa di essere nata privilegiata. Ehnnò che non lo voglio il principe. Lasciami fare la mia vita che poi al mio principe ci penso io.
Lei sì, che aveva un animale da compagnia fico. Una bella tigre che si sbafava tutti i pretendenti (beh, i loro mutandoni, più che altro).

Ma le altre, che delusione. Cenerentola era circondata dai topi. Ariel c'ha un pesce ritardato e un gabbiano cerebroleso. Rapunzel un camaleonte (un camaleonte?!?!? Ma CHE. SCHIFO.). Pocahontas un tasso (procione?) rincoglionito.

Ma un normalissimo gatto, come tutte le donne di classe, è troppo da chiedere? Holly Goolightly in colazione da Tiffany aveva un gatto, Sant'Iddio!!

    3.  Cantano meravigliosamente

Quella povera sfigata di Cenerentola, domestica forzata per le parenti ricche, stronze, e pure racchie. Jane Eyre je faceva 'na pippa, in quanto a poraccitudine.

E anche lei, in questa vita di sfighe e prese in giro della sorte cinica e bara, cantava.

Ci fossi stata io, in quella situazione, alla prima strofa di “I SOOOGNII SON DEEESIDEEERIIII... DIII FELIIICITAAAA'” mandavo in frantumi la scarpetta di cristallo. Con la sola potenza delle mie stecche musicali ben calibrate.

E ciao principe, ciao, eh.

  1. Hanno capelli stupendi

Prendiamo Rapunzel. Fighissimi, i capelli lunghi come l'Autostrada del Sole, eh, per carità.

Ma Punto Primo, si sarà indebitata per le sette generazioni successive con tutto quello che ha speso in balsamo e Olio di Argan.

Punto secondo, ditemi come acciderbolina faceva a non inciampare!!

Ok, ok, le principesse sono aggraziate di natura, è nel contratto che ti fanno sottoscrivere quando sei principessa. Ma fosse stata una donna normale:
  • La chioma le si sarebbe impigliata ovunque: bottoni, zip, barba del fidanzato, porte scorrevoli della metro eccetera.
  • Avrebbe sostenuto una dieta molto salutare composta al 90% da capelli.
  • Li avrebbe calpestati a ogni piè sospinto, e, dati i piccoli incidenti elencati sopra:
  • Avrebbe passato metà del suo tempo a infilare un'imprecazione dopo l'altra, vanificando tutto l'effetto di grazia&leggiadria che solo i capelli lunghi come il Cammino di Santiago di Compostela possono dare.

Naaah, non ne vale la pena.

Troppo sbattimento.

  1. Sono gentili e amate da tutti

Prendiamo Belle. Noi addoriamo Belle. Soprattutto perchè ha ricevuto in dono la strenna più meravigliosa, il regalo più ambito, la ggioia piùggioia che una donna possa desiderare.

Maschi, sappiatelo. Se mai qualcuno di voi lettori sarà così incauto da farmi una proposta di matrimonio (poverino, ma ne sei sicuro? Non è che ci vuoi ripensare?), sappiate che non lo voglio un anello di fidanzamento.

No. Banale, già visto.

Voglio una libreria di fidanzamento. Una biblioteca. Libri! Più libri di quanti ne abbia mai visti tutti insieme! Più libri di quanti ne si possano leggere in una sola vita!! (La risposta è sì, mio caro, ti sposo. Poi non dirmi che non ti avevo avvertito però).

Ecco, lei arriva in un castello con un proprietario malmostoso, sola, sperduta, e tutti la prendono in simpatia.Tutti. Orologi, candelabri, teiere, tazzine da the (che parlano). Tutti a sbattersi per farla sentire accolta e coccolata, completamente dimentichi del fatto che il padrone (ricordiamolo, non il più amichevole degli esseri) potrebbe disapprovare. E quando uno così disapprova non si limita ad una bonaria tirata d'orecchie, eh. No, lui te la frantuma, quella porcellana da tazzina parlante, e te lo piega quel candelabro con l'asscentò franscesè.

A me avrebbero offerto un tozzo di pane muffito, un bicchiere d'acqua di pozzo, e cara e grazia, signorinella.

  1. Amano i bambini

Tiana è un'altra che mi sta simpatica, lo ammetto. La trama del film può essere più o meno riassunta in:

(SPOILER)

Tiana (povera, bella, blahblahblah) sogna di avere un ristorante. Tiana si sbatte come una matta per avere il suo ristornate, ma arrivano un principe scansafatiche a romperle i maroni e uno stregone vudù un po' psicopatico a scombinarle i piani. Tiana decide che nessun principe scansafatiche o stregone vudù psicopatico potranno mai frapporsi tra lei e il suo ristorante. Tiana – che nel frattempo è diventata una graziosa ranocchia coperta di muco – rimette tutto a posto con l'aiuto di una stregonessa vudù, un alligatore, e una lucciola scombinata (ancora, con 'sti animali da compagnia improbabili!!).
Tiana ottiene il suo ristorante, e nel frattempo riesce a far innamorare il bel principe.

Tutto molto carino, un po' meno scontato del solito Principessa incontra principe – si innamorano – sortilegio tremendo/regina malvagia/cazzi e mazzi di svariato tipo lo ostacolano – principe combatte i malvagi – Principe e principessa si sposano – Evisseropersemprefeliciecontenti.

Ma c'è una scena. Nun se po' vedè quella scena.
La povera Tiana fa doppi e tripli turni in un fast food da sfruttata per mettere via i soldi. Capo rompicoglioni, clienti attaccabrighe. Bambina sepolta fino ai capelli nel pancake, e lei che fa? La soccorre, povera anima! Le porge un tovagliolino e l'aiuta a pulirsi!! Ma io ti sbatto via a calci, stupida mocciosa che non ha ancora imparato la differenza tra mangiare e cadere di faccia nei pancake! Altro che darti una ripulita!

Comunque, Tiana è simpatica, ve l'avevo detto?

  1. Si innamorano a prima vista

Ariel, povera pirla. Reginetta dei mari, amata da tutti (uff), soprattutto dal suo papà il Regal Tritone. Castello meraviglioso. Perle e coralli come se piovesse.

Ma a lei non basta, nooo! Deve andare in giro a sculettare quella coda da Sirenetta che si ritrova, a mischiarsi con gli umani. (Destino di Ariel in un mondo reale: “Venghino siore e ssiori, venghino, a vedere la mostruosa creatura del mare, mezza pesce e mezza donna!! Solo all'acquario di Genova! Rarità!)

Con questa perniciosa abitudine di andare a ficcare il regal nasino in faccende che non la riguardano, si ritrova a salvare un bel figone umano da un terribile naufragio.

Il figone umano happens to be un Principe (yawn. Noiah).

Ovviamente lei è così scema da innamorarsene a prima vista.

Ma come fai, dico io, a innamorarti di qualcuno a prima vista!! E se fa la scarpetta con le molliche di pane? E se abbina i maglioni rossi alle camicie rosa? E se ascolta Gigi D'Alessio?

Ma cerca di conoscerlo un attimo prima, che so, fate due chiacchiere su uno scoglio, andate insieme a pescare perle, offrigli una bottiglia d'acqua di mare del 1989... conoscilo, figlia mia!

Perchè poi non venirti a lamentare che porta gli slippini bianchi, che ormai te lo sei sposato e te lo tieni.

  1. Sono bellissime e sexy (sempre)

Prendi la Bella Addormentata. Vive nel bosco. Non vive in un castello, ripetiamolo, vive nel bosco. Con le fate madrine, tutto quello che volete, ma non è che nel bosco ci siano abbondanza di parrucchieri ed estetisti.

Ma lei è meravigliosamente gnocca. Sempre. L'abitino scipito che farebbe sembrare Audrey Hepburn una povera contadina le sta d'incanto.

Niente trucco, per carità. Si sveglia con i capelli perfetti, biondi, boccolosi, a cascata.

E quando incontra il suo principe il suo primo pensiero non è: “Nooo che sfiga, proprio oggi che ho le occhiaie e i capelli crespi! Dov'è uno specchio? DOVE!”.

No.

Il suo primo pensiero è: “Ti ho visto nei miei sogni”.

Aurora, sappi che ti odio e che la maggior parte dei complessi che mi hanno rovinato l'adolescenza sono imputabili a te.

E adesso sentiti in colpa, stronza.

  1. Si fidano di chiunque

Allora, Biancaneve. A noi due, bitch.

Capelli neri come l'ebano. Ce li ho. (beh, sono più di un lucente color visone, ma ci accontentiamo)

Pelle bianca come la neve. Cell'ho. (senza lampade)

Le guance rosse... aspetta. Guance rosse? Perchè? No, le mie sono bianchicce – ectoplasma malato. Ah, servono le guance rosse? (Grazie, Maybelline. TVB, davvero)

Comunque. 'sta rimbambita, le arriva una vecchina alla porta, così, a caso. E invece di avere la reazione di tutte le persone normali “No grazie, non compro niente” oppure “No, testimone di Genova, già mi sta stretta la religione che mi hanno imposto, cosa ti fa pensare che io ne voglia un'altra?”, le apre la porta. La accoglie. E MANGIA LA MALEDETTA MELA!!

Biancaneve, in tutta la sua ingenua biancanevosità: “Ma perchè, chi mai potrebbe volermi male? Tutti mi amano.”

Ah, la candida presunzione delle Principesse.

Chiunque “Mmmmhhh, vediamo, fammi pensare... LA TUA MATRIGNA, FORSE?!? Hai presente, quella che ti ha mandato nel bosco con un cacciatore acciocchè ritornasse con i tuo cuore pulsante?”

CRETINA.

Deficiente, a pensarci un attimo di più magari restavi viva, ed evitavi a quel povero principe tutte quelle rogne che sono diretta conseguenza dell'essere principe e dover salvare la principessa, tipo uccidere draghi sputafuoco eccetera.

  1. E vissero tutti felici e contenti.

Diciamolo. Voi conoscete davvero qualcuno che “Visse per sempre felice e contento”?

No, per favore, fatemelo conoscere.

Perchè io conosco solo gente che “Visse contenta per un certo periodo di tempo e poi ebbe un esaurimento nervoso”, o gente che “Visse crogiolandosi nella sua infelicità e ripetendosi che in fondo gli andava bene così”, o gente che “Visse ad alti e bassi dannandosi l'anima per passare da un momento basso a un momento alto”.

Gente così, insomma.

Queste sciacquette no.

Riassumendo:

  • Biancaneve: principe azzurro uccide matrigna/strega cattiva, sposa principessa, EVPSFEC.
  • Cenerentola: principe azzurro prova scarpetta, sposa poraccia rendendola principessa. EVPSFEC.
  • Bella Addormentata: principe azzurro uccide matrigna/drago e sposa principessa. EVPSFEC.
  • Ariel: principe azzurro uccide strega cattiva/megapolipo, sposa principessa che ottiene anche un paio di gambe nuove perfettamente funzionanti. EVPSFEC.
  • Pocahontas: un po' più sfigata. Non la nomineremo.
  • Belle: il bestione diventa principe azzurro e sposa principessa. EVPSFEC.
  • Mulan. Salva la Cina, diventa eroina nazionale. Questo ci piace un po' di più. EVPSFEC.
  • Jasmine: sposa il poraccio. Non diventa principessa perchè lo era già. Tiè. EVPSFEC.
  • Tiana: sposa in principe poraccio. Apre ristorante. Esaudisce tutti i suoi sogni. EVPSFEC.
  • Rapunzel: scopre di essere principessa, sposa ladro poraccio, che diventa principe. EVPSFEC.

ECCHEDDUPALLE, eh.