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giovedì 31 luglio 2014

IN VIAGGIO CON IAIA – BUDAPEST EDITION



Budapest, capitale dell’Ungheria, è una città ultrafiga che, nel mio personale vocabolario, merita pienamente la definizione di “Parigi dell’Est”. Luci, castelli, monumenti ottocenteschi, Danubio, battelli, e chi più ne ha più ne metta.

Tu guarda che roba.


Purtroppo la compagnia aerea ungherese ha avuto l’irritante idea di fallire qualche anno fa, e gli unici collegamenti diretti da Milano sono forniti da RyanAir e WizzAir.

Non volate Wizzair.

Seriamente, in due voli sono riuscita ad accumulare qualcosa come sedici fantastilioni di ore di ritardo. Ho fatto amicizia con un italiano che lavora a Zurigo, la cui insana passione per la pallanuoto spingeva in quel di Budapest  per i Campionati del Mondo, con un’ucraina sposata con un italiano che lavora in Slovacchia, e, al ritorno, un’adorabile ragazza che era andata a trovare il suo fidanzato, che lavora per UniCredit.

Ah, a proposito: non fidanzatevi con i tizi che lavorano in UniCredit. Guardate come mi sono ridotta io.

Comunque.

-          -          Gli Ungheresi tra di loro non si chiamano Ungheresi, ma Magiari. Vattelapesca perché. L’ungherese medio è alto, biondo, figo, e guarda la bruna donna latina come se fosse una Dea scesa in terra a miracol mostrare. Ovvero: se vi sentite depresse io vi consiglierei un giretto lì per pomparvi un po’ l’autostima. MA. La femmina media magiara sembra la concorrente gnocca di Miss Mondo. Vi ricordate l’autostima di prima? Ecco. Ciao autostima, ciao.

-          Gli ungheresi parlano ungherese, una lingua del ceppo ugrofinnico. Quindi è una roba che parlano lì e in Finlandia, dalle sonorità tipo HFUNGVUQURTLZ. Eh? Sì. Sono d’accordo con te. Annuite e sorridete, annuite e sorridete.

-          La bevanda tipica è il froccs (pronunciato come frecc – freddo in bergamasco), 3 parti d’acqua e due di vino bianco o rosè per le fighette, per i più coraggiosi una parte d’acqua e due di vino. Oh barista, chissenefrega, sono italiana, salta l’acqua e dammi direttamente un bicchierozzo di vino, và.

-          In principio erano Buda e Pest, separate dal Danubio. Poi occhiolini, pause caffè insieme, qualche froccs e prima che potessero accorgersene SBADABAM! Si sono ritrovati sposati. Budapest un solo corpo una sola anima una sola città.

Aaaahhhh, cherromantico.


-          I castelli con le torrette simil Bellaaddormentata sulla riva di Buda non sono in vendita. E comunque non avete i soldi.

-          Fun fact: Freddy Mercury dei Queen ha davvero provato ad acquistare il Palazzo del Parlamento. Ricevendo in risposta una grassa, grassa risata.

-          Il piatto nazionale è il gulash, che è una zuppa di manzo e verdure deliziossima. Insaporitela con la paprika, il peperoncino locale, che vi verrà portato a parte in tre delicate gradazioni: Piccante, Piccantissimo e Monte Fato. A voi la scelta.

-          La piazza principale si chiama Piazza degli Eroi. Il monumento centrale è una sorta di obelisco ai cui piedi cavalcano valorosamente i sette bronzei e baffutissimi Fondatori della Patria. Modelli utilizzato per tutti e sette: Diego Abatantuono in “Attila Flagello di Dio” o Rubeus Hagrid in uno qualunque dei film di Harry Potter.

Zoommate sui baffoni, vale la pena 


-          La sera, imperdibile l’isolotto Margitt, in mezzo al Danubio, le cui principali attrattive sono i locali all’aperto e le birre. Birre a due euro. Birre chiare, birre scure, birre piccole e birre medie.

-          I taxi sono gialli. Ma devono avere uno stemma sulla portiera, perché se no sono taxi finti FregailTuristaSprovveduto. E io non vorrei essere in voi al momento del conto.

-          Se volete una vista perfetta della città, salite sulla collina della statua della Libertà a Buda o fatevi assumere in UniCredit, a Pest. Dalla cafetteria all’ottavo piano si vede tutto. Figata power.

 -        Notte. Danubio romantico. I battelli si trasformano in megadiscoteche sull'acqua. VOGLIO DIRE.

E poi basta, mica potete pretendere che io veda tutto in un viaggio di lavoro di tre giorni.

Accontentatevi anche voi, suvvia.

Non dimenticate di mettere mi piace a Something Iaias (box sotto) così io sono felice, e voi siete sempre aggiornati su qualsiasi argomento con favolosi pezzi ironico/demenziali!


giovedì 12 dicembre 2013

PRINCIPESSE E BASTARDI - Storia di ordinaria follia

Le mie serate si possono riassumere più o meno con “Faccio cose, vedo gente”. Come tutta Milano. Oltre a fare cose, e vedere gente, ASCOLTO LA GENTE. Ascolto veramente quello che mi raccontano, non per dovere sociale.

Ieri una mia amica mi ha raccontato una storia da SANGUE – GHIACCIO – VENE.

Lei, che chiameremo Esmeralda: bella, giovane, simpatica, romantica farfalla sociale in cerca dell’amore vero.

Lui, che chiameremo GRANDISSIMO BASTARDO (GB, d’ora in poi), conosciuto una sera al Byblos. Bellodamorire e che sa di esserlo.

Si scrutano, si annusano, si piacciono. Lei gli lascia il numero; lui, come è giusto che sia, la chiama. Inizia tutto, come sempre, con un aperitivo (così se ti rompi le balle puoi svicolare senza imbarazzi). L’aperitivo si trasforma in cena. Lui è il principe azzurro. Intelligente, brillante, comprensivo.

Al primo appuntamento ne segue un secondo. Fino a qui, tutto normale (lei ha già gli occhi a cuoricino, in tutto questo).

Ma.

DISNEY, SAPPILO, IO TI ODIO PER AVERCI CREATO FALSE ASPETTATIVE SUGLI UOMINI!

Lui si rivela per quello che è.

*I dialoghi sono realmente accaduti, giuro che non sono un parto della mia mente

ORE DUE DI NOTTE
GB: “Beh quindi, che facciamo, andiamo da me?”
E: “Ma guarda, è il secondo appuntamento, per chi mi hai presa?”
GB: “Beh ti ho preso per una che ho conosciuto al Byblos, che pretendi? E comunque io sono abituato alle ragazze che mi si buttano addosso, ma mi hai visto?”
(PREEEEEGO?!?!)
E: “Prego?”
GB: “Senti, ti do tre opzioni: o vieni a casa con me, o ti strappo i vestiti qui, o scendi dalla macchina.”
E: “Io vedo un’opzione sola.”
GB: “Ciao, allora.” Prende il cappotto della donzella, lo getta fuori dalla macchina, e LA LASCIA Lì. IN MEZZO AL NULLA. Senza punti di riferimento, senza niente. (dietro la stazione Garibaldi, in un’anonima stradina laterale come ce ne sono mille a Milano)

La nostra Esmeralda trova un taxi e torna dalle sue amiche, traumatizzata.
(Ringraziamo Iddio che la nostra amica avesse soldi per pagarsi il taxi e un cellulare per chiamarlo e che il taxi sia arrivato in tempo per trovarla sana e salva)

EPILOGO

A Roaring Rampage of Revenge. Tiè.


Nei giorni successivi, le amiche di Esmeralda riincontrano il GB. VENDETTA TREMENDA VENDETTA

Insultare lo stronzo: fatto.
Schiaffeggiare lo stronzo: fatto.
Lavarlo con un cocktail: fatto.

Per caso ti abbiamo fatto fare una figura di fango davanti a tutta la discoteca? OPS.
(e se vieni svergognato al Byblos, fidati, nessuno se lo dimenticherà tanto presto. Goditi la figuraccia).


Detto questo,

QUESTA IO LA CHIAMO VIOLENZA SU UNA DONNA.

Violenza non è solo schiaffeggiare, non è solo insultare, o urlare, o minacciare. No. Violenza su una donna significa metterla in posizione di inferiorità, mettere a rischio la sua sicurezza, e soprattutto IGNORARLA COME ESSERE UMANO. Indipendentemente dal posto in cui hai conosciuto una persona, indipendentemente da come è vestita, indipendentemente dal suo lavoro, qualunque cosa sia o faccia UNA DONNA MERITA RISPETTO IN QUANTO ESSERE UMANO.

Io sono convinta che la maggior parte dei maschi che leggono non lascerebbero un cane da solo per strada di notte, figuriamoci una ragazza. C’è bisogno di fare campagne anti-abbandono femminile? Me scema, pensavo che fosse una cosa assodata che non si lasciano le fanciulle per strada, tu guarda come sono ingenua!

E NON MI DITE CHE è COLPA DI LEI, CHE è USCITA CON ‘STO CRETINO. Bisogna smetterla di dare alla vittima (sì, lei è una vittima) la colpa degli atti dell’aggressore.


VIOLENZA SULLE DONNE è ANCHE QUESTO.


giovedì 7 febbraio 2013

DIECI RAGIONI PER CUI NON SARò MAI UNA PRINCIPESSA DISNEY


Perdonatemi, ieri ero malata. Mi sono vista in rapida successione Rapunzel, e La Principessa e il Ranocchio.
Questo è il motivo (ma non la giustificazione) di questo post inutile.
  1. Si svegliano felici.

Avete presente quella stronza di Biancaneve? Quella che viveva con i tizi bassi, sì quella lì. Ecco, quella lì la mattina si svegliava, preparava la colazione per tutti i tizi bassi (a volte veniva a trovarli anche il loro amico Psiconano, che prometteva di restituire l'altezza a tutti e i capelli a Cucciolo), e si metteva a pulire casa. Cantando.
Ascolta, io la mattina prima della seconda tazza di caffè è già tanto se ti dico “MHNGHGMNGGMMM”. Cipiglio. Capelli in faccia. Ringhio incazzoso.

Non farmi domande difficili tipo “Hai dormito bene?”, e non ti venga in mente che io possa fare qualcosa di più complicato che accendere la macchinetta Nespresso.

E ora fuori dalle balle, che devo prendere il secondo caffè.

  1. Hanno animaletti da compagnia assurdi.

Jasmine è fantastica. E' meravigliosamente single, indipendente, brama la libertà e non gliene frega una beata cippa di essere nata privilegiata. Ehnnò che non lo voglio il principe. Lasciami fare la mia vita che poi al mio principe ci penso io.
Lei sì, che aveva un animale da compagnia fico. Una bella tigre che si sbafava tutti i pretendenti (beh, i loro mutandoni, più che altro).

Ma le altre, che delusione. Cenerentola era circondata dai topi. Ariel c'ha un pesce ritardato e un gabbiano cerebroleso. Rapunzel un camaleonte (un camaleonte?!?!? Ma CHE. SCHIFO.). Pocahontas un tasso (procione?) rincoglionito.

Ma un normalissimo gatto, come tutte le donne di classe, è troppo da chiedere? Holly Goolightly in colazione da Tiffany aveva un gatto, Sant'Iddio!!

    3.  Cantano meravigliosamente

Quella povera sfigata di Cenerentola, domestica forzata per le parenti ricche, stronze, e pure racchie. Jane Eyre je faceva 'na pippa, in quanto a poraccitudine.

E anche lei, in questa vita di sfighe e prese in giro della sorte cinica e bara, cantava.

Ci fossi stata io, in quella situazione, alla prima strofa di “I SOOOGNII SON DEEESIDEEERIIII... DIII FELIIICITAAAA'” mandavo in frantumi la scarpetta di cristallo. Con la sola potenza delle mie stecche musicali ben calibrate.

E ciao principe, ciao, eh.

  1. Hanno capelli stupendi

Prendiamo Rapunzel. Fighissimi, i capelli lunghi come l'Autostrada del Sole, eh, per carità.

Ma Punto Primo, si sarà indebitata per le sette generazioni successive con tutto quello che ha speso in balsamo e Olio di Argan.

Punto secondo, ditemi come acciderbolina faceva a non inciampare!!

Ok, ok, le principesse sono aggraziate di natura, è nel contratto che ti fanno sottoscrivere quando sei principessa. Ma fosse stata una donna normale:
  • La chioma le si sarebbe impigliata ovunque: bottoni, zip, barba del fidanzato, porte scorrevoli della metro eccetera.
  • Avrebbe sostenuto una dieta molto salutare composta al 90% da capelli.
  • Li avrebbe calpestati a ogni piè sospinto, e, dati i piccoli incidenti elencati sopra:
  • Avrebbe passato metà del suo tempo a infilare un'imprecazione dopo l'altra, vanificando tutto l'effetto di grazia&leggiadria che solo i capelli lunghi come il Cammino di Santiago di Compostela possono dare.

Naaah, non ne vale la pena.

Troppo sbattimento.

  1. Sono gentili e amate da tutti

Prendiamo Belle. Noi addoriamo Belle. Soprattutto perchè ha ricevuto in dono la strenna più meravigliosa, il regalo più ambito, la ggioia piùggioia che una donna possa desiderare.

Maschi, sappiatelo. Se mai qualcuno di voi lettori sarà così incauto da farmi una proposta di matrimonio (poverino, ma ne sei sicuro? Non è che ci vuoi ripensare?), sappiate che non lo voglio un anello di fidanzamento.

No. Banale, già visto.

Voglio una libreria di fidanzamento. Una biblioteca. Libri! Più libri di quanti ne abbia mai visti tutti insieme! Più libri di quanti ne si possano leggere in una sola vita!! (La risposta è sì, mio caro, ti sposo. Poi non dirmi che non ti avevo avvertito però).

Ecco, lei arriva in un castello con un proprietario malmostoso, sola, sperduta, e tutti la prendono in simpatia.Tutti. Orologi, candelabri, teiere, tazzine da the (che parlano). Tutti a sbattersi per farla sentire accolta e coccolata, completamente dimentichi del fatto che il padrone (ricordiamolo, non il più amichevole degli esseri) potrebbe disapprovare. E quando uno così disapprova non si limita ad una bonaria tirata d'orecchie, eh. No, lui te la frantuma, quella porcellana da tazzina parlante, e te lo piega quel candelabro con l'asscentò franscesè.

A me avrebbero offerto un tozzo di pane muffito, un bicchiere d'acqua di pozzo, e cara e grazia, signorinella.

  1. Amano i bambini

Tiana è un'altra che mi sta simpatica, lo ammetto. La trama del film può essere più o meno riassunta in:

(SPOILER)

Tiana (povera, bella, blahblahblah) sogna di avere un ristorante. Tiana si sbatte come una matta per avere il suo ristornate, ma arrivano un principe scansafatiche a romperle i maroni e uno stregone vudù un po' psicopatico a scombinarle i piani. Tiana decide che nessun principe scansafatiche o stregone vudù psicopatico potranno mai frapporsi tra lei e il suo ristorante. Tiana – che nel frattempo è diventata una graziosa ranocchia coperta di muco – rimette tutto a posto con l'aiuto di una stregonessa vudù, un alligatore, e una lucciola scombinata (ancora, con 'sti animali da compagnia improbabili!!).
Tiana ottiene il suo ristorante, e nel frattempo riesce a far innamorare il bel principe.

Tutto molto carino, un po' meno scontato del solito Principessa incontra principe – si innamorano – sortilegio tremendo/regina malvagia/cazzi e mazzi di svariato tipo lo ostacolano – principe combatte i malvagi – Principe e principessa si sposano – Evisseropersemprefeliciecontenti.

Ma c'è una scena. Nun se po' vedè quella scena.
La povera Tiana fa doppi e tripli turni in un fast food da sfruttata per mettere via i soldi. Capo rompicoglioni, clienti attaccabrighe. Bambina sepolta fino ai capelli nel pancake, e lei che fa? La soccorre, povera anima! Le porge un tovagliolino e l'aiuta a pulirsi!! Ma io ti sbatto via a calci, stupida mocciosa che non ha ancora imparato la differenza tra mangiare e cadere di faccia nei pancake! Altro che darti una ripulita!

Comunque, Tiana è simpatica, ve l'avevo detto?

  1. Si innamorano a prima vista

Ariel, povera pirla. Reginetta dei mari, amata da tutti (uff), soprattutto dal suo papà il Regal Tritone. Castello meraviglioso. Perle e coralli come se piovesse.

Ma a lei non basta, nooo! Deve andare in giro a sculettare quella coda da Sirenetta che si ritrova, a mischiarsi con gli umani. (Destino di Ariel in un mondo reale: “Venghino siore e ssiori, venghino, a vedere la mostruosa creatura del mare, mezza pesce e mezza donna!! Solo all'acquario di Genova! Rarità!)

Con questa perniciosa abitudine di andare a ficcare il regal nasino in faccende che non la riguardano, si ritrova a salvare un bel figone umano da un terribile naufragio.

Il figone umano happens to be un Principe (yawn. Noiah).

Ovviamente lei è così scema da innamorarsene a prima vista.

Ma come fai, dico io, a innamorarti di qualcuno a prima vista!! E se fa la scarpetta con le molliche di pane? E se abbina i maglioni rossi alle camicie rosa? E se ascolta Gigi D'Alessio?

Ma cerca di conoscerlo un attimo prima, che so, fate due chiacchiere su uno scoglio, andate insieme a pescare perle, offrigli una bottiglia d'acqua di mare del 1989... conoscilo, figlia mia!

Perchè poi non venirti a lamentare che porta gli slippini bianchi, che ormai te lo sei sposato e te lo tieni.

  1. Sono bellissime e sexy (sempre)

Prendi la Bella Addormentata. Vive nel bosco. Non vive in un castello, ripetiamolo, vive nel bosco. Con le fate madrine, tutto quello che volete, ma non è che nel bosco ci siano abbondanza di parrucchieri ed estetisti.

Ma lei è meravigliosamente gnocca. Sempre. L'abitino scipito che farebbe sembrare Audrey Hepburn una povera contadina le sta d'incanto.

Niente trucco, per carità. Si sveglia con i capelli perfetti, biondi, boccolosi, a cascata.

E quando incontra il suo principe il suo primo pensiero non è: “Nooo che sfiga, proprio oggi che ho le occhiaie e i capelli crespi! Dov'è uno specchio? DOVE!”.

No.

Il suo primo pensiero è: “Ti ho visto nei miei sogni”.

Aurora, sappi che ti odio e che la maggior parte dei complessi che mi hanno rovinato l'adolescenza sono imputabili a te.

E adesso sentiti in colpa, stronza.

  1. Si fidano di chiunque

Allora, Biancaneve. A noi due, bitch.

Capelli neri come l'ebano. Ce li ho. (beh, sono più di un lucente color visone, ma ci accontentiamo)

Pelle bianca come la neve. Cell'ho. (senza lampade)

Le guance rosse... aspetta. Guance rosse? Perchè? No, le mie sono bianchicce – ectoplasma malato. Ah, servono le guance rosse? (Grazie, Maybelline. TVB, davvero)

Comunque. 'sta rimbambita, le arriva una vecchina alla porta, così, a caso. E invece di avere la reazione di tutte le persone normali “No grazie, non compro niente” oppure “No, testimone di Genova, già mi sta stretta la religione che mi hanno imposto, cosa ti fa pensare che io ne voglia un'altra?”, le apre la porta. La accoglie. E MANGIA LA MALEDETTA MELA!!

Biancaneve, in tutta la sua ingenua biancanevosità: “Ma perchè, chi mai potrebbe volermi male? Tutti mi amano.”

Ah, la candida presunzione delle Principesse.

Chiunque “Mmmmhhh, vediamo, fammi pensare... LA TUA MATRIGNA, FORSE?!? Hai presente, quella che ti ha mandato nel bosco con un cacciatore acciocchè ritornasse con i tuo cuore pulsante?”

CRETINA.

Deficiente, a pensarci un attimo di più magari restavi viva, ed evitavi a quel povero principe tutte quelle rogne che sono diretta conseguenza dell'essere principe e dover salvare la principessa, tipo uccidere draghi sputafuoco eccetera.

  1. E vissero tutti felici e contenti.

Diciamolo. Voi conoscete davvero qualcuno che “Visse per sempre felice e contento”?

No, per favore, fatemelo conoscere.

Perchè io conosco solo gente che “Visse contenta per un certo periodo di tempo e poi ebbe un esaurimento nervoso”, o gente che “Visse crogiolandosi nella sua infelicità e ripetendosi che in fondo gli andava bene così”, o gente che “Visse ad alti e bassi dannandosi l'anima per passare da un momento basso a un momento alto”.

Gente così, insomma.

Queste sciacquette no.

Riassumendo:

  • Biancaneve: principe azzurro uccide matrigna/strega cattiva, sposa principessa, EVPSFEC.
  • Cenerentola: principe azzurro prova scarpetta, sposa poraccia rendendola principessa. EVPSFEC.
  • Bella Addormentata: principe azzurro uccide matrigna/drago e sposa principessa. EVPSFEC.
  • Ariel: principe azzurro uccide strega cattiva/megapolipo, sposa principessa che ottiene anche un paio di gambe nuove perfettamente funzionanti. EVPSFEC.
  • Pocahontas: un po' più sfigata. Non la nomineremo.
  • Belle: il bestione diventa principe azzurro e sposa principessa. EVPSFEC.
  • Mulan. Salva la Cina, diventa eroina nazionale. Questo ci piace un po' di più. EVPSFEC.
  • Jasmine: sposa il poraccio. Non diventa principessa perchè lo era già. Tiè. EVPSFEC.
  • Tiana: sposa in principe poraccio. Apre ristorante. Esaudisce tutti i suoi sogni. EVPSFEC.
  • Rapunzel: scopre di essere principessa, sposa ladro poraccio, che diventa principe. EVPSFEC.

ECCHEDDUPALLE, eh.