lunedì 7 ottobre 2013

Facebook Fa Di Noi Dei Disadattati




Dire che adoro i social network sarebbe un’esagerazione. Non sono su Pinterest. Nella mia foto di Linkedin ho gli occhiali da sole (tutti i cacciatori di teste vi diranno che è il miglior modo per suicidarsi professionalmente). Twitto quando mi ricordo di avere un account Twitter, quindi mai. Il mio profilo Google + fa piangere.

Eppure, pur non essendo una socialmaniaca a tutto tondo, poche cose mi danno gioia come Facebook. 

Se non metto Burlesque in ogni cosa che scrivo la mia vita non ha un senso, quindi statemi dietro


Tre motivi principali:

Pettegolezzi pubblici


Tizio –che non vedi dai tempi del liceo - si è lasciato con Caia. Perché lo tradiva con Sempronio. E tu (che negli anni novanta lo saresti venuta a sapere a una riunione di compagni di classe, sei mesi dopo) ti godi in diretta il vespaio. Tizio ha preso a sberle Sempronio (interessante), davanti a Caia in lacrime (chissenefrega). Sempronio ha pagato sicari per spaccare le gambe a Tizio (appassionante), ma Caia si è messa in mezzo e ha riportato fratture multiple (aspetta che prendo il pop corn, è meglio del cinema). Amici che si dividono in fazioni, conseguenti cyber risse Greci – amici della fedifraga contro Troiani – amici del cornuto.

Rissa! Rissa! Rissa! (noi da casa, davanti al computer)

E tutto questo intrattenimento GRATIS, senza muoverti da casa! Che meraviglia.

Cyberstalking




Niente di grave, o illegale, per carità. Ma tu sei carino. Io sono interessata. Quindi mi studio il tuo profilo finchè non ho scoperto orientamento sessuale (facile: se posta video di Britney Spears è gay), livello d’istruzione (se invece di scrivere c’è scrive: ce, cè, o c’e, ce-stinare), situazione sentimentale (se una tipa mette mi piace ad ogni suo post, al 90% è la sua ragazza. E sta marcando il territorio. Scappare veloci, che nessuno ha voglia di essere picchiata da tizia ipergelosa), caratteristiche personali e interessi (foto di sé allo specchio: narciso. No grazie. Mille foto, ognuna con una ragazza diversa: narciso E playboy. No grazie. Foto di automobili: un futuro di domeniche passate a guardare Formula 1. No grazie. E così via). Un po’ di sano cyberstalking preventivo può evitare cocenti delusioni.


Autostima


Le brave persone traggono autostima dal numero di “Mi piace” che ricevono i loro post. “Oh, guarda, venti mi piace, si vede che la gente mi vuole bene e mi stima e mi vuole dimostrare il suo affetto partecipando alla mia vita con un click del mouse”. Questa è una persona sana, mentalmente stabile, con un’esistenza piena e soddisfacente.

Le persone instabili, mentalmente disturbate e stronze terminali come me traggono autostima dalle foto altrui, riuscite male, dagli errori grammaticali, dalle banalità, dai luoghi comuni. E’ brutto da confessare, ma è così, ammettiamolo. 

Autostima direttamente proporzionale alla stupidità dei post su FB. Che persona triste che sono.


Tutti noi abbiamo complessi da superare, problemi di cuore, scarpe superfashion in saldo di cui non è rimasto il tuo numero. È in quei momenti che necessiti la conferma che esiste qualcuno messo peggio di te. Che non sei proprio l’ultimo anello della catena alimentare sociale. UN amico su Facebook che posti la foto dei suoi piedi brutti, per Zeus, non chiedo tanto! UNO! C’è sempre qualcuno, grazie al cielo, che non ha idea di quello che si può e non si può pubblicare sui social. E il grafico dell’umore improvvisamente s’impenna.


4 commenti:

  1. Mentre leggevo l'articolo sono subito andato sulla mia pagina FB a togliere la foto di una corsa di macchine che avevo caricato domenica! :P

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    1. Hahaha hai anche foto di te davanti allo specchio?

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