lunedì 18 marzo 2013

VOLEVO UN CUORE INFRANGIBILE

L'ammmore.



Preparatevi. In questo periodo sto riflettendo sull'ammmore. La peggior sfiga che possa capitare all'essere umano.

E intanto sto facendo pulizia. Nella mia vita, ma anche nel mio computer. E ho ritrovato questo, che avevo scritto in settembre. (già, in settembre. Fatevi due calcoli)

Perchè la frase più difficile al mondo da dire non è “Ti amo”.

E' “Non ti amo più”.


Essere, o non essere, questo è il dilemma:

se sia più nobile nella mente soffrire

i colpi di fionda e i dardi dell’oltraggiosa fortuna
o prendere le armi contro un mare di affanni
e, contrastandoli, porre loro fine.

Shakespeare, Amleto.

DISCLAIMER: ha già detto tutto lui, io non aggiungo niente di nuovo.


Io non l'ho mai capito, se in amore sia più forte chi resta o chi fugge.

E' una domanda che mi faccio da una vita.

E' più coraggioso chi resta ad aspettare nonostante le delusioni, la gelosia, l'incertezza?

Oppure ha più forza di volontà chi decide di recidere tutti i legami e andarsene, scegliendo di soffrire tanto prima per poi non soffrire più?

Giuro che non l'ha mai capito.

Beh, per quanto mi riguarda non ho dubbi. Io scappo. Fuggo. Meno le tolle. Ciao ciao, è stato bello ma anche no.

Che io il cuore mica ce l'ho infrangibile. Volevo un cuore in plexiglass e invece mi hanno dato in dotazione uno stupidissimo cuore in porcellana, di quelli che non solo si rompono ogni volta che cadono, ma per di più si incrinano ogni volta che prendono un urto.

Inutile cuore.

Quando sei piccola pensi che sia a prova di bomba, ti senti invincibile. Una Vera Figa. Non sarai mai una di quelle sfigate che piangono per amore, ne sei incrollabilmente certa.
Poi arriva il Primo Stronzo della Tua Vita (capostipite di Altri Innumerevoli Stronzi che passeranno) e ti rendi conto di aver fatto male i calcoli. CRASH, tutto in mille pezzi.

E allora torni in negozio, e chiedi una sostituzione “Mi scusi ci ho il cuore difettoso, si rompe quando me lo calpestano, non va mica bene,”

“Mmmh sì signorina, mi faccia controllare l'ordine... no, tutto corretto, hanno ordinato una ciulotta mora e magrettina con cuore fragilefragilefragilissimo”

...mannaggia.

“Ma non se ne può avere un altro, magari meno delicato? Le pago la differenza, non c'è problema”

“Mmmmhh controllo... no mi spiace, è appena scaduta la garanzia. Scade la prima volta che si infrange. Non posso fare niente, si deve tenere quello che ha. Buona giornata.”

Ecco, bene.

Abbiamo capito che cosa faccio per i prossimi sei mesi. Rincollo i pezzi.

Non è mai della forma originaria. Né della stessa consistenza. Si vedono le crepe. Trasuda colla.

Ma è il tuo cuore, è l'unico che hai e te lo tieni stretto.

La volta dopo fai un po' più attenzione. Lo cedi con un po' più di cautela, come se stessi maneggiando un soprammobile di cristallo. Ti applichi, studi, cerchi i Segnali Rivelatori di Bastardaggine. E sopratutto, se fiuti la mala parata fuggi.

Anche se ti piace tantissimissimo,

E infatti non ho mai capito quelli/quelle che io chiamo GLI EROICI. Di solito sono donne, ma ci sono anche fior di uomini esponenti della categoria.
Quelli che stanno lì e ASPETTANO.

Attendono gli eventi, fiduciosi che PRIMA O POI sarà il loro turno. E non importa se nel frattempo l'oggetto del desiderio si sta sbattendo l'intera Pianura Padana e parte della Riviera Romagnola.

L'eroico ci soffre come se gli avessero spappolato le dita in una pressa ma rimane. Segna il territorio. Non cede di un millimetro.

Io, o eroico/a, TI RENDO ONORE. Sappilo, che c'hai sotto du'pallecosì.

Io però non ce la posso fare.