lunedì 16 febbraio 2015

SANREMO 2015: VESTITI E CATTIVERIAH Parte 1


Lo so, lo so, sono una brutta persona, vi sto trascurando, non scrivo più così spesso. Avete ragione. MA (vedi pagina Facebook di Something Iaia's), ho cambiato lavoro. QUINDI non ci si può aspettare che con un lavoro nuovo una povera donna torni  casa e abbia ancora le energie mentali per scrivere cattiverieh e malvaggità. Datemi tregua, su.

Però, Sanremo è sempre Sanremo, no? E quindi, almeno per l'Evento nazionalpopolare per ecccellenza, belli caciaroni nostri, esco dalla letargia lavoroindotta e vi delizio.  Vabbè, non lo guardo mai, ma chissenefrega, io sono qui per gli abiti.

Orsù, senza indugio, mie prodi, sempre avanti, e passiamo al perculo!

ARISA







Per la serie "Ti piace vincere facile, eh?". A parte che si chiama Pippa, e mi vengono in mente ottocento battute di pessimo gusto. Ma sono già state tutte fatte, quindi passiamo oltre. Lo stilista si chiama Daniele Carlotta, non lo conoscevo, l'ho conosciuto con Sanremo, e già lo amo. Lasciando stare l'utilizzo eccessivo del nero che, come voi sapete, io ritengo la risorsa dei poveri di stile, 'sto Carlotta ce piace. I tagli sono perfetti, i tessuti azzeccatissimi, e ogni abito ha il giusto tocco di eccentricità che non disturba. 

Questi abiti URLANO "Ehi, sì, sono una signora, ma bitch spostate che se voglio te faccio un culo così". 

Ma la Pippa, diosanto, la Pippa NO. Arisa sembra essere stata inguainata in una di quelle gonne tanto belle quando te le provi in negozio, ma che quando te le metti ti strappano, ti strizzano, ti stressano, e manco riesci a fare pipì perchè si sono incollate al tuo deretano. 

L'unica mise in cui sembra a suo agio è il primo cappottino, di una banalità disarmante, ma almeno non ci fa venire voglia di strapparci i capelli e cospargerli di cenere.

Voto: OHIMOI OHIMOI.

AMARA




La giacca da frac mi è sempre piaciuta da morire. Pensate che volevo metterla al ballo a Vienna, su un vestito Pucci di seta (alte urla da parte del Fidanza Biondo che non capisce la mmmoda. Ho desistito).

Ma da una che ha il coraggio di uscire in strada con QUEI CAPELLI ci aspettavamo di più. Osa, figlia mia! Hai fatto trenta? Beh, puoi anche lasciare la fascia da finta punkabbestia/hippy/rastafariana a casa, e magari evitare gli skinny jeans che ormai, lasciatelo dire, hanno ampiamente sfrantecato i maroni.

Voto: E' INTELLIGENTE MA NON SI APPLICA

ANNA TATANGELO




Gente, questa c'ha ventotto anni. VEN-TOT-TO. A quarant'anni la esponiamo da Madame Tussaud's, eh, vi va? Comunque. Buzzicona bella de noantri ha tentato di riabilitarsi facendo la sciura, quella fine, e ha FALLITO MISERAMENTE.

Nero e bianco bello, sì, bello finche non annoia a morte. Le tettone ci sono, i fianchi sinuosi anche, la faccia rifattona pure. Personalità? Quella no, metti che poi mi prendano per una persona vera, sia mai.

Voto: CHI L'HA VISTA?

ANNALISA SCARRONE





Tutta in Just Cavalli, che per un'emergente è una scelta intelligente (oh, di Cavalli tutto puoi dire, è un tamarro e si sa, ma le donne le ha sempre vestite da dio, per le serate di gala). 

Ma... ma... ecco, come dire... E' TUTTO SBAGLIATO CAZZO! Gli orli a caso, i pantaloni che tagliano la caviglia, le fantasie che sembrano fagocitarla... no, no e NO. Poi, impacciata come un manichino, e le ankle shoes peep toe (stivaletti alla caviglia tagliati in punta, plebe) sono IL MALE ASSOLUTO.

Scelte giuste, esecuzione pessima.

Voto: RIMANDATA A SETTEMBRE.

BIANCA ATZEI







In Antonio Marras. Si è capito che Antonio Marras quest'anno punta tutto sulle trasparenze, in lungo, con culottes? No perchè se non si è capito ve lo facciamo rivedere. Gli abiti sono meravigliosi, e portati anche bene, ma il mono stilista non mi convince per niente. Un bel vestito, anche un po' sfacciato, si ricorda. Cinque, annoiano.

Ciccia, consiglio da amica: il prossimo anno spariglia un po', che so, un abito con scollatura abissale sulla schiena. Dai caspita che non ve e devo dire io 'ste cose!

Voto: RIPETITIVA

CHIARA GALIAZZO






Oh, finalmente! A parte il primo outfit (e l'ultimo, che sembra mia nonna vestita da damigella d'onore), Chiara Galiazzo convince. Anche per lei mono firma, Stella Mc Cartney (Stella io ti adoro adottami e crescimi come figlia tua).

Il vestito giallo è da SBAV. E anche da SBAM. Potessimo avercela noi, una Stella Mc Cartney (sì, è la figlia del Beatle) tascabile che ci veste per le occasioni importanti, COL CAZZO che sbaglierei più una mise.

Peccato che le abbiano lasciato mano libera con le scarpe. Quegli orribili, disgustosi, DISDICEVOLI SCIAGURA A TE zatteroni mi fanno tornare all'epoca delle Spice Girls e alle mie discutibile scelte di moda dei tempi.

Quindicenni di adesso, una preghiera: VOI NON FATELO, salvatevi voi che siete ancora in tempo che per me è troppo tardi.

Voto: AMPUTATELE LE CAVIGLIE.

EMMA MARRONE







Troppo nero? Dai, no, neanche tanto, con le parate funebri a cui ci hanno abituate ultimamente, lei è decisamente festaiola. Ma troppo aria da Hermione Granger agli esami di fine anno, troppo impacciata, troppo vorrei fare la figa ma non posso. 

Vorrei che mi piacesse. Giuro, E' simpatica. Ma il vestito a balze da festa delle medie. L'aria compunta da prima della classe. LA POSA CON LE MANI GIUNTE DA PRIMA COMUNIONE.

Eppure ha assoldato ppezzi da novanta, Dolcy end Gabana, Valentino, Luisa Beccaria, Francesco Scognamiglio. Mica gente che vende la scarola al mercato sabato mattina.

Dice che se li è comprati lei, che non glieli hanno regalati. Dice.

Voto: LA PROSSSIMA VOLTA PAGA QUALCUNO CHE TI VESTA

E per questa prima parte è tutto, la Iaia torna domani con la seconda puntata di veleno e sarcasmo.

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