lunedì 8 aprile 2013

CIPRO: GUIDA TURISTICA MOLTO POCO SERIA



In collaborazione con L'intraprendente

Cipro. Isoletta dimenticata da Dio e dagli uomini, fino a che non è arrivata RyanAir a fare scalo. Boom del turismo. Poi è arrivata la Merkel con i suoi completini da sciuretta. BOOM di tutto.
Questa è una guida molto poco seria all’altra Cipro, quella che lo sprèd non sa neanche cosa sia.

Cipro: il clima.

Fa caldo. No, non come il caldo di cui le fighette si lamentano qui (uh, che caldo, ci saranno trenta gradi), no, intendo FUCKING CALDO 50-gradi-all'-ombra-senza-ombra-CALDO. Quel caldo da sole che ti ustiona la testa e la terra ti ribolle sotto i piedi e l'aria è talmente rovente che ti sembra di essere in un enorme phon.

Bevete tanta acqua, bagnatevi spesso la testa, e soprattutto, non organizzate escursioni nel deserto a mezzo giorno. Non fate come noi, insomma.

Cipro: la flora.

Sul mare, nelle zone turistiche, sembra di essere in una serra a cielo aperto bouganvillee e oleandri a profusione (e un altro fiore fighissimo di cui non so il nome ma lo scoprirò – AGGIORNAMENTO: si chiama Frangipane e ha adornato la mia chioma per tutta l’estate, in una commistione Hawaiano- Cipriota).
Nell'entroterra,arbusti stentati tenacemente attaccati alla vita coperti di polvere e con l'aria derelitta.
Crescono a 50 metri di distanza l'uno dall'altro perchè non c'è abbastanza acqua per tutti e due, baby.
Ammirevole lo spirito di sopravvivenza, io sarei defunta da un pezzo, se fossi nata arbusto cipriota.

Cipro: la fauna.

La fauna cipriota è composta principalmente da mufloni, farfalle, tartarughe, gatti, e inglesi. La fauna inglese e i gatti meritano un post a sè.

Le farfalle sono enormi e coloratissime e ti rallegrano la giornata.

Le tartarughe depongono le uova in giugno sulle spiagge più fighe (chiamale sceme) e fanno covare le uova dal sole perchè loro non c'hanno sbatti. Le uova schiudono in settembre e le tartarughine neonate giocano una divertentissima partita a "Arriva al mare e nuota prima che il gabbiano affamato ti mangi".

I mufloni sono grossi e malmostosi e hanno corna ipertrofiche. Nota bene: attaccare briga con un muflone nuoce gravemente alla salute del turista.

Cipro: i gatti.

I gatti randagi possiedono l'isola. Sono ovunque. Porti, ristoranti, albergo, discoteche. La maggior parte sono piccoli, teneri e coccolosi. Alcuni portano i segni di battaglie combattute valorosamente. Orecchie mozzate, pelo mancante, cicatrici.
Tutti, indistintamente, convinceranno te, ricco turista, a privarti di parte del cibo nel tuo piatto, per donarlo ai poveri (loro).
Le tattiche utilizzate sono: guardarti male (funziona solo per i boss-gatti del luogo, quelli con le cicatrici).
Miagolare con aria "guarda come sono carino, sei proprio sicuro di non volermi dare un pezzo della tua succulenta carne per ricompensarmi della mia carinitudine?". Guardarti in un modo che impietosirebbe un guerrigliero congolese "capo, non mangio da un mese, ho famiglia, un mutuo, ti prego dammi un pezzo del tuo cibo.".

Non illudetevi, cederete. E rimarrete con l'impressione che siano loro ad avervi fatto un favore.

Cipro: gli inglesi.

Essendo stata dominata dalla Gran Bretagna fino agli anni '60, e avendo condizioni meterologiche migliori di Londra (non ci vuole molto, in effetti), Cipro è la meta elettiva per le vacanze estive degli inglesi.
La loro giornata tipo inizia verso le 10: sveglia, colazione con birra, uova e salsicce. Bleah. Ore 11: birra in piscina. Ore 12: sempre in piscina, ma con una birra nuova.
Ripetere la birra fino alle 6 e mezza/7 di sera: cena in un italianissimo ristorante dal nome esotico, tipo "Pepperoni Pizza" o "Spagetti Bolognaise". Bleah.

Verso mezzanotte il teenager inglese medio esce, con un unico obiettivo in testa: bere fino a perdere conoscenza.
Seguono scene disgustosissime. Uomini sudati e ubriachi, ragazze semisvenute e ubriache, madri che cercano di trascinare le figlie ubriache via dai locali, arresti di ubriachi in stato di ubriachezza molesta.

La moda inglese è talmente incommentabile da far sembrare il turista tedesco con sandalo e calzino bianco un modello di eleganza.

Attacco di patriottismo acuto.

Cipro: la storia.

Allora, un po' di storia. Cipro è stata dominata da qualunque pirla passasse per caso di lì: greci, ottomani, veneziani, inglesi eccetera. Nel '900 faceva parte dell'Impero Britannico, e le lady inglesi potevano andarvi a sfoggiare i loro vestiti leggeri, dato che l'estate a Londra si compone di circa 87 giorni di pioggia e 3 di grandine e l'unica cosa che puoi sfoggiare sono le tue nuove trendy galosce.
Negli anni '60 i Brits decidono che si sono stufati di avere un Impero così grosso (caaaara, è passato il momento dell'ostentazione, adesso gli Imperi vanno di moda piccoli e raccolti), e concedono l'indipendenza all'assolata isoletta.
Veloci come Bolt, i Turchi cercano di annettersi il territorio invadendolo.
Seguono un paio d'anni in cui turchi e greci si danno botte da orbi senza arrivarne a una. Viene tracciato un confine che divide a metà le due parti dell'isola e la capitale, pattugliato dall'ONU per controllare che i bambini greci e turchi non si menino.

Riassumendo: da una parte c'è l'euro (ancora per poco, visto il periodo), dall'altra la lira turca, e i greci ce l'hanno talmente tanto con i turchi che hanno cancellato Cipro Nord dalle cartine. (non scherzo)

Cipro: Nicosia, la capitale.

Mettevi in macchina. A circa due ore di tragitto da Paphos, in mezzo all'isola, sorge la capitale, Nicosia.
Arrivate boccheggiando dal caldo. Litigate col parcheggiatore che gioca a "spenna il ricco turista".
Mercanteggiare, mercanteggiare sempre.
Cercate i punti di interesse sulla microcartina fornita dalla guida turistica. Perdetevi in mezzo al nulla.
Bestemmiate fortissimo. Comprate una cartina della città.
Visitate la stupenda chiesa ortodossa di San Giovanni e il Monumento alla Libertà (Eleutheria, in greco).
Boccheggiate dal caldo. Gettatevi sotto un irrigatore, in una fontana, nel fiume, insomma dovunque, basta che vi rinfreschiate.
Entrate in una moschea, a piedi nudi e coperte da una palandrana informe gentilmente fornita all'ingresso. Fatevi guardare come sirene tentatrici. (mmmhh??)
Cercate sulla cartina l'entrata nella Nicosia turca, scoprite che è dall'altra parte della città. Bestemmiate fortissimo.
Fare il check point alla frontiera greca (poliziotti annoiatissimi che non vi filano di striscio). Fate il check point alla frontiera turca (poliziotti cattivissimi armati fino ai denti che vi guardano male manco foste corrieri della droga. Grandissimi sorrisoni ai poliziotti turchi, mi raccomando).
Visitate la zona turca, paradiso della contraffazione, delle spezie, delle moschee e dei mercati a cielo aperto.
Decidete che vi siete rotti di boccheggiare dal caldo e tornate indietro.

Tuffarsi in piscina al ritorno è la parte migliore dell'escursione.



Cipro: il cibo.

Una premessa: all'estero non si mangia italiano. Mai. Ever. Meglio ordinare per sbaglio qualcosa che non ci piace che correre il rischio di avvelenamento da pizza al ketchup.
Detto questo a Cipro si mangia bene, tanto, e a buon mercato. Prezzi da 10 a 30 euro (e per spendere 30 euro vuol dire che vi siete sbranati anche il ristoratore).
Vegetariani e vegani astenersi, è il paradiso della grigliata. Consigliatissimi i Meze, che sono l'equivalente di un Pranzo di Natale in Italia; vi porteranno qualunque tipo di cibo disponibile sull'isola, mangerete tutto perchè sarà tutto buonissimo, arriverete a fine pranzo pieni da scoppiare, ma scoprirete che in realtà siete solo a metà e vi porteranno ancora trentordici piatti.

Provate la Zivania, la grappa del luogo, solo se volete sentirvi dei mangiafuoco.

Cipro: le escursioni.

Obbligatorio dotarsi di una macchina, in quanto i trasporti locali sono da terzo mondo e i tassisti adorano alleggerirvi consistentemente del vostro dinero.
I siti archeologici di Paphos, l'antica capitale, sono notevoli per tre fattori: la pregevolezza delle opere d'arte, l'ottimo stato di conservazione, e il caldo micidiale. Portate acqua, tanta e fresca. Visitate le Tombe dei Re e l'antica Paphos, ammirate le costruzioni in pietra e i mosaici, fotografatevi nell'atto di uscire dalle tombe come Zombie. Fatevi guardar male dai turisti seri.
Recatevi a Kourion, esplorate l'antica dimora del defunto signorotto locale e il teatro semicircolare, oltre alla chiesa paleocristiana.
Stramazzate per un colpo di calore, fatevi soccorrere. Scappate in spiaggia.
Fate il bagno a Petra tou Roumiou, dove si dice che sia nata Venere. Perculate le turiste russe che si fanno foto da bimbeminchia.
Visitate le gole di Avakas, dove un fiume millenario ha scavato un grand Canyon, provate l'ebbrezza di passare sotto i massi pericolanti sperando che non vi cadano in testa.

O semplicemente, trovatevi una spiaggia che vi piace e arenatevi lì, che fa caldo.

Cipro: miscellanea e curiosità.

Innanzitutto, si usa l'alfabeto greco. Guardatevelo prima di partire, che poi quando siete in autostrada non sapete leggere i cartelli, 'gnurant.
Si guida a sinistra. Ricordatevelo, si guida a sinistra. Anche le rotonde si fanno in senso inverso. A SINISTRA, PIRLA, SEI CONTROMANO!
Nota dolente: assenza totale di figoni. I ciprioti sembrano briganti dell'800 e gli inglesi... no, non sono ancora così disperata, grazie.
I PR delle discoteche sono ovunque e sono degli sfrantecamaroni atomici. Non capiscono il significato della frase "No grazie, non voglio bere". Provate coi pugni, funziona.
Attenzione a non passare per sbaglio la frontiera turca. Alto rischio di impallinamento se vi va bene, morte per decapitazione con riti vudù se va male.
Le correnti marine sono fortissime. Non nuotate al largo se avete un minimo di spirito di autoconservazione.

LA GUIDA DI CIPRO è FINITA, ANDATE IN PACE.

Nessun commento:

Posta un commento