lunedì 24 novembre 2014

In Viaggio Con Iaia - Belgrade Edition



E niente, questo week end sono andata in Serbia. Voi direte, cazzo ci vai a fare in Serbia? E un po' c'avete ragione, ma c'era la reunion di tutte le generazioni del master. Ve lo ricordate Talento è chi il talento fa? Ecco. Tutta quella gente lì, insomma.

Quindi, weekendino impegnativo a Belgrado = Blog di Iaia.


No, I monumenti guardateveli sulla Lonely Planet, che io mica sono qui a fare la guida turistica con l'ombrellino kitsch. Io vi parlo di vita vissuta, e rischio anche la vita per voi (ahem, stavolta davvero, mannaggiammè).

La sorridente Belgrado sorge tra due fiumi, il Sava e il Danubio. Sarebbe bello poterla chiamare la Parigi dell'Est, ma ahimè:
- il titolo è già stato assegnato a Budapest, e
- è ancora un po' troppo bombardata per essere davvero una bella città, architettonicamente parlando (sapete che c'è stata la guerra, sì? Studiate un po' di storia, 'gnurant!)

No, non è vero, in realtà Belgrado è così.

Gli arabi di Dubai 


hanno troppi troppi soldi e non sanno dove metterli (uno può comprarsi solo un numero limitato di yacht in oro massiccio, cheddiamine, poi diventa pacchiano). Checc'entra questo, direte voi. C'entra, perchè i furby arabi si stanno comprando la Serbia. Hanno capito che un paese con un tasso di anziani pari al 5% e che sta proprio a metà tra Russia ed Europa è un paese perfetto per investire. Chiamali scemi. Quindi si sono accattati la compagnia aerea locale, che si chiama Air Serbia - che originalità, licenziate i pubblicitari, vi prego - e hanno raso al suolo metà della capitale per ergere una città così ultramoderna che Canary Wharf in confronto sembra il villaggetto di Asterix e Obelix. Tuuutto vetro, tubolari di metallo, e grattacieli altissimi. Sì, lo so, yawn, ma che ci posso fare io se questi han bisogno di compensare?

Comunque. Pensate che il 20% della popolazione vive lì, nella capitale. Come se  un quinto della popolazione italiana vivesse a Roma. Immaginatevi che megalopoli. Traffico? Nooo, mavà, cheddici. Tra l'altro è talmente grande che i tassisti a volte si fermano a chiedere indicazioni ai passanti perchè non conoscono la zona e si sono persi. Roba che se succedesse a Milano il cummenda di turno li sposta con una culata e si mette al volante.

Il serbo medio


Ecco, parlando del serbo medio, io consiglierei di stare attenti. Io ho attaccato bottone (puro Iaia style) con un tizio accompagnato da due bodyguard, che si è poi scoperto essere il boss di un cartello della droga. E GLI HO ANCHE SISTEMATO LA SCIARPA, perchè sai, "Sono italiana, noi di moda ne capiamo". Diosanto, ho rischiato di morire! Lui per fortuna ha capito di avere a che fare con una pirla inoffensiva e si è messo a ridere *sospiro di sollievo*.

Sempre parlando della fauna belgradese, il serbo maschio è stato nutrito a latte e uranio impoverito. Non c'è altra spiegazione, sono tutti energumeni di due metri per uno. Poi si chiedono perchè le loro nazionali di basket e pallavolo siano così forti. VEDI TU, STAI GIOCANDO CONTRO HULK SNODABILE! 

Cioè, non so voi, ma io con lui non discuterei.

La donna serba 


è una disperazione per qualunque italiana. Noi che a Milano siamo ritenute carine, suvvia, c'è di peggio. E lì, STICAZZI. Diventi improvvisamente invisibile. 
Invisibile perchè la ragazza serba è, di media UNA FIGA ELLITTICA. Ok, per carità, il loro stile non è proprio all'avanguardia e non brillano per finezza; ma credetemi, il maschio normale se ne strasbatte i cabasìsi se c'hai la collana di perle o no, quando sei una che non sfila per Victoria's Secret solo perchè non ti hanno ancora scoutata.
Punta sulla personalità, Iaia. Qualcuno vuole sentire la mia personalità? Palle di fieno che rotolano, accompagnate da ululati di coyote? Ah, ok. Vabbè.

Questo è uno dei primi risultati che esce googlando "ragazze serbe". Sigh.

Cibo. 


Ahhh che ggioia il cibo dell'est. Diciamo che il menu tipico è:
- Antipasto: carne.
- Prima portata: carne.
- Seconda portata: carne.
- Dolce: carnAH, NO SCHERZAVO, Il dolce è un dolce.

E la pasta, direte voi, la pasta dov'è? Ma miei cari ingenui, la pasta è servita COME CONTORNO. Sì, siete liberi di sentirvi male, Vi capisco. 

Consigliatissimo l'ajvar, salsa ai peperoni e aglio, che delizierà il vostro palato e impedirà ogni contatto sociale nelle ventiquattr'ore successive all'ingestione.

Sorprendentemente, vini, salumi e formaggi MOLTO BENE. Otto più. 

Il tutto annaffiato, prima durante e dopo, da abbondanti libagioni di Slivovitz, la temibile grappa delle repubbliche balcaniche che lava lo stomaco più bianco e ve lo buca anche, se non state attenti. 

Nightlife


Sapete che sono un'aficionada di club, locali e discoteche varie. Ovunque si balli e si possano sfoggiare outfit tamarri, ecco, mi troverete lì.

Una foto pubblicata da Iaia Laura Tettamanti (@itsmeiaia) in data:

Diciamo che una popolazione di età media sui venticinque anni. legislatori assenti e un'economia in pieno boom, Belgrado è la città perfetta per vivere la notte (uuuhhh che bella frase, mi sento quasi un'inviata di Lucignolo).
Da segnalare tutti i locali sulla Sava - o sul Sava? non so - che offrono ambientazione pazzesca e cocktail a pprezzo risibile. Vi verrà voglia di fare gli sboroni  e offrire da bere a tutto il locale. Non fatelo, che poi pensano che siete ricchi e vi derubano, dai. Da segnalare anche il Brankow, discoteca semifighetta. Cioè, cercano di fare i fighetti, ma i buttafuori hanno ancora molto da imparare. Ovvero, mi hanno tenuta fuori ad aspettare per BEN DIECI MINUTI. E' uno scandalo, io protesto, ecco. 
E per finire la mia chicca, il Mladost/Ludost, che non sono altro che due bar iperaffollati di gente ubriaca e sudata, ma che vi aspettavate, il Ballo delle Debuttanti? No, la cosa figa del Mladost/Ludost è che il nome stesso significa "Sii giovane, sii folle, e balla tutta la notte". Cioè, quando si dice un nome una garanzia.
Lo so che sarete ubriachi a fine serata. Non fate i santerellini, dai.
Mangiate una piadina sugnosa (cit) in uno degli innumerevoli baracchini aperti all night long, e fatevi accompagnare a casa in taxi, per la modica cifra di due euri.

Da Belgrado è tutto, vi saluto e vi do appuntamento qui, su Something Iaia's per un gennaio a Vienna!

Dai, mettete mi piace alla pagina e condividete, che a voi non costa niente e i vostri amici si fanno una sana risata!

Bacioni

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