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mercoledì 1 ottobre 2014

VESTITA BENE NON SIGNIFICA BENE EDUCATA

Ieri. Ora di punta. Mezzi pubblici.

In San Babila tutti, e dico TUTTI, scendono dalla 54. A parte i tre sfigati che arrivano in Duomo, ma chissene di loro.

Beh, ecco, quando si scende dal bus, c'è sempre la Furbona che ha più FRETTA ed è più in RITARDO del Bianconiglio. 
E poga, si fa strada a forza di spallate, si apre varchi tra la plebe con una katana perchè LEI DEVE PASSARE, e chi sei tu per ostacolare il suo cammino verso la fama e la gloria? 

Nessuno, appunto.

Ieri la Furbona era la tipica Milanese Rivestita: zero buon gusto, ma tanti tanti soldi, spesi in tante tante firme. Che si sappia che lei è ricca, ne ha le prove disseminate sul corpo. Una che non si è ancora tatuata la doppia C di Chanel solo perchè non le è ancora venuto in mente. 

PER CARITà NON DITEGLIELO.

Dopo essermi presa una gomitata in faccia particolarmente violenta, le faccio notare gentilmente che stiamo scendendo tutti. Per la legge dell'impenetrabilità dei corpi, prima scendo io, poi scendi tu. (non ridacchiate, è fisica, non una battuta sconcia).

Risposta della Contessa: "MA MUOVITI, STRONZA!"



E' stato più forte di me, le ho riso in faccia e ho esclamato "Che classe!", un manto pesante di ironia nella voce.

Madreh dice sempre "La lingua non ha le ossa, ma se le fa rompere". Se finisco in ospedale sapete perchè.

La tipa si erge come un cobra, pronta a colpire (come ho osato deriderla, come?!? Non lo vedi Fendi? Non lo vedi Dolcy end Gabana? Tutto di me urla donna di classe, tutto! Capito, villana dalla borsa anonima?)... e poi decide che non ne valgo la pena, perchè lei ha FRETTA e cose importantissime da fare. Più importanti che menare me, direi.

(phew, sospiro di sollievo)

Comunque. Io non lo ripeterò mai abbastanza.

LA BUONA EDUCAZIONE è PARTE FONDAMENTALE DELL'ELEGANZA.



Vai in giro come una pubblicità vivente di Armani? Ecchissenefrega, se poi ti comporti peggio di un tamarro della Suburra. 

Grazie,
prego,
per favore,
buona giornata,
SONO GRATIS.

Usiamoli.

Come sempre, grazie a chi diffonde, grazie a chi commenta, grazie a chi mette mi piace alla mia pagina (sotto) per rimanere sempre aggiornati su Moda Zero Sbatti e Iaia Pensiero!

Ah, tra l'altro, mi hanno ridato la mia vita (leggesi: ho finito il master), a brevissimo restyling totale del blog! 


giovedì 18 settembre 2014

UN DIAVOLO PER CAPELLO

Ieri. Iaia. Parrucchiere.

Un evento raro come una glaciazione.

So che si suppone che le fashion blogger siano sempre perfette precise vestite alla moda e ingioiellate.

Ma invece no.

Capelli a minchia: sulle riviste...

A parte che ho un lavoro, perchè sapete com'è, mangiare bisogna mangiare.
A parte che sto facendo un master perchè mi andava. (Che la frase "Ma chi me l'ha fatto fare, ammè" sia stata ripetuta circa quindici trilioni di volte è ininfluente.)
A parte che c'ho una vita, che si compone di tutti gli elementi che generalmente caratterizzano una vita. Che so, un fidanzato simpatico, amiche in crisi, una casa da pulire, solita roba insomma.

Comunque, io sono umana e mi comporto da umana e c'ho la paglia in testa come tutte le donne normali.

...e la triste realtà.


Quindi, prima di dover ricorrere a contadino con mietitrebbia per domare la chioma incolta, ieri sono andata dal parrucchiere.

E lì, INCAZZATURA PROFONDA.

COME STARE SU UN VOLO RYANAIR.
Avete presente quando vi siete alzati alle sei e avete trascinato cinque valigie per mezza Lombardia e al check in c'era una coda interminabile di pirla che hanno deciso di partire il vostro stesso giorno, mortacciloro?
Volete solo sedervi al vostro posto in aereo e svenire, giusto? Sbagliato.
Perchè è lì che dalla cabina parte "Compra le sigarette elettroniche! Compra i profumi! Compra i biglietti della lotteria fortunatissima! COMPRA STICAZZI! COMPRA!"

Ecco, stare dal parrucchiere è la stessa cosa.

Con l'aggravante che per venderti la qualunque usano il metodo: "Devi avere questo prodotto costosissimo perchè SEI UN CESSO e solo con questo fantastico, esclusivo, meraviglioso prodotto costosissimo diventerai supersciantosa e tutti ti sbaveranno dietro."
Una, due, tre, cinquantasette volte.
Con la collaborazione della fantastica Rioca di Inchiostro Antipatico! https://www.facebook.com/pages/Inchiostro-antipatico




















Non sei solo pesante, parrucchiera, sei anche maleducata.

Uno: ringraziando il cielo la mia autostima non dipende dalla crema SplendLucidRipar.

Due: se voglio qualcosa stai tranquilla che te lo dico, mi hanno fatto la bocca per esprimere quello che penso.

Tre: mi metti a disagio. Risponderti "no" una, due, tre, cinquantasette volte MI METTE A DISAGIO, come te lo devo dire?

Quattro: è una politica di marketing cretinissima. Perchè io dal parrucchiere ci vengo per rilassarmi e per sentirmi più faiga, e se tu continui a farmi sentire a) a sotto attacco, e b) un cesso, io da te la prossima volta non ci torno più. COMPRENDIDO?

Sono stata brava e gliel'ho detto con garbo e gentilezza. Brava Iaia, brava.

La morale è che SONO STUFA di dover comprare cose inutili solo perchè mi fanno sentire brutta e inadeguata. Sono stufa di queste politiche di marketing delle case cosmetiche.

Quindi esorto tutte le mie bellissime lettrici (io non ho lettrici brutte, proprio non ce le ho, mi spiace), a mandare a quel paese tutti quelli che ti dicono che la cellulite è una malattia, che i tuoi talloni screpolati fanno scappare la gente dalla spiaggia, e che il solo essere donna ti obbliga a comprare una marea di cazzate per non sentirti una merda totale. A QUEL PAESE DEVONO ANDARE.

Pace&amore bimbe, e sappiate che se mettete mi piace a Something Iaia's (sotto), o condividete i miei pezzi, da qualche parte una donna con la cellulite VIVE BENE LO STESSO. Tiè.



mercoledì 28 novembre 2012

Moda Zero Sbatti Chapter One





DONNA! 


Tu, che vuoi essere sempre alla moda ma non hai voglia di sfogliare le 547 pagine di Vogue Collezioni Autunno/Inverno, 
Tu, che ti senti la scoliosi incipiente al solo pensare di portarti a casa in metro i 3 chili e 2 etti di Glamour,
Tu, che piuttosto che leggere i crimini grammaticali sul blog di Chiara Ferragni per essere aggiornata sulle ultime tendenze useresti la tunica di Suor Maria Claretta,
Tu, che insomma, vuoi essere gnocca ma non ti vuoi sbattere,

SEGUI IAIA!!

Su questa pagina la rassegna di ciò che riuscirà a farti sembrare la gemella brutta di Kate Moss (profane: fashion do's) invece che, come ora, la gemella sciatta di Rosi Bindi ('gnurant: fashion dont's)

DONNA, rivolgiti a Iaia con fiducia!
Se, me piacerebbe. Questa non sono io.


Moda Zero Sbatti volume Uno: I colori dell'inverno.


Punto primo: piantiamola di credere a chi ci dice che "Caaraa il viola eliotropo è il nuovo neeeroooo! Caaraaa il grigio piccione è il nuovo neeerooo!"
Minchiate. 
Tanto finiremo di nuovo vestite come becchini a cui è appena morto il canarino.

Punto secondo: parliamo del BORDEAUX. (per coloro che non capiscono una mazza: rosso scuro. No viola. No fuxia. Rosso. Scuro.)
Ah, quel colore che sta bene alla giovine pulzella ansiosa di rimorchiare in discoteca e alla sciuretta con il SUV e la tinta coordinata alla borsetta di Hermes. Quel colore che anche tu, che hai il senso del colore di Ray Charles, sì, anche tu, potresti coordinare con qualunque straccetto che ti sia rimasto nel guardaroba dall'inverno scorso.

NO FERMA!! Il bordeaux con il verde petrolio NOOOOOOO!!! Criminale, cosa fai!

Ok, lezioni su come abbinare il bordeaux: colori NEUTRI. No, il giallo senape NON è considerato un colore neutro. Ti prendo a sprangate sui denti se mi fai ancora domande così idiote.


Il Bordeaux. Che è anche un vino, e non riusciamo a deciderci se ci piace di più il vino o il colore. Nel dubbio, entrambi.

Quindi: Bordeaux, Verde Bosco, Giallo Senape, Arancio Foglie Autunnali. NON tutti insieme! E se ti becco ancora ad combinare il nero con il blu elettrico giuro che ti incateno ad Enzo Miccio per un mese.

Il Verde Bosco. Che lovviamo.


Moda Zero Sbatti volume Due: Quello di Cui Ci Siamo Finalmente Liberati


I Teschi. I teschi hanno finalmente riacquistato il posto che spetta loro: negozi dei cinesi, nel cestone "Tutto a due euro".
Zitta tu. Non voglio sentire lamentele. Lo so che a te i teschi piacciono tanto, ma la realtà vera è che Nun Se Possono Vedè. Solo perchè li ha lanciati Alexander Mc Queen (Riposi In Pace, povera anima) nel 2006 non vuol dire che siano accettabili. Non lo sono mai stati.
QUANTE VOLTE TI DEVO DIRE CHE LADY GAGA NON è UN MODELLO DI STILE!!

Il Viola. Colore aberrante. Ti dà l'incarnato della Sposa Cadavere. Hai la maglia dello stesso colore delle occhiaie.
Eppure ci hanno fracassato gli attributi per anni con la storia che il viola è fico il viola è trendy.
Il. viola. è. una. ciofeca.
(Disclaimer: la sottoscritta fa parte del "Comitato di Liberazione dal Viola in Tutte le sue Gradazioni" da quando ha le occhiaie. Quindi da sempre.)

I Plateaux. (uomo, che non hai mai aperto un Cosmopolitan in vita tua: scarpa con tacco con suola rialzata sulla parte anteriore).
Inutile nasconderselo: sono tamarri. E purtroppo in Italia continueranno a imperare.
MA. Le modelle di Victoria's Secret nell'ultima sfilata sfoggiavano scarpe leggermente a punta (ho detto leggermente! Non iniziare con le puntazze da Viale Zara!) SENZA PLATEAU.
Ggggioia immensa.
E chi siamo noi, povere mortali, per contraddire l'Armata Suprema, le Strafighe Fotoniche, le Responsabili della Nostra Bassa Autostima?
Nessuno, appunto.

Adriana Lima, guarisci la nostra cellulite! Gisèle, dispensaci davanzali prosperosi! Miranda Kerr, sommergici di mariti gnocchi come il tuo!


Anche Queste Qui non sono me. No, nel caso vi venisse il dubbio, eh.



Moda Zero Sbatti volume Tre: Mi Fa Schifo Ma Va Di Moda


Leopardato. 

Zebrato, Pitonato, animalier in generale. NO. Va bene solo se:
a) sei un'aspirante Velina (ti faranno indossare di molto peggio, quindi tanto vale che ti abitui)
b) stai per partecipare al Grande Fratello. (più tamarra sei, più probabilità hai di rimorchiare un calciatore. Labbra a canotto e tette rifatte aiutano, ricorda)
In tutti gli altri casi sappi che organizzerò battute di caccia con fucili a pallettoni per velocizzare la tua estinzione.

Biker Boots. 
Che è un modo figo per dire stivali da motociclista. ALTRO NO. Soprattutto se abbinati ad abitini bon ton che urlano "vorrei essere Keira Knightley ma so'ttamarra come Nicki Minaji". 



Ecco, come dire. NO.


Pochette. 
Allora, non è che mi facciano proprio schifo, ma qualcuno mi sa dire quante leggi fisiche devo ignorare per mettere lo stretto necessario in una borsetta di quattrocentimetriperotto? 
Sigarette e portafoglio fanno saltare le cuciture. 
E come faccio a rientrare in casa se non ho le chiavi? EH?!? Glielo spieghi tu a mia madre imbufalita -lì ad aprirmi la porta alle cinque di mattina- che l'ho svegliata perchè dovevo fare la faiga con una borsetta microbica?!?!



... to be continued...